Caracas. Maduro controlla il Venezuela, Guaidò cerca appoggio di Trump

Nicolas Maduro ha dalla sua parte l’Esercito. L’oppositore Joan Guaidò invece cerca l’appoggio degli USA. Il presidente ha dichiarato che “il colpo di stato è fallito, e non se ne rendono nemmeno conto”. Guaidò invece replica che “Maduro è rimasto completamente solo”. A Caracas nel ventesimo anniversario dell’arrivo al governo di Hugo Chavez, il Presidente Maduro ribadisce che il Paese è “in pace, abbiamo vinto con la pace, li abbiamo sconfitti”. “Le forze armate sono ogni volta più leali e compromesse con la rivoluzione bolivariana”. “La priorità è la ricostruzione economica” e i primi punti in un’eventuale agenda di dialogo sono “la fine delle sanzioni e del furto dei nostri asset da parte degli Usa e il rispetto della pace e della giustizia”. Il suo oppositore Guaidò è sempre più isolato e confida sull’intervento militare di Donald Trump. Nel frattempo cerca sostegno tra i militari invitandoli a “pronunciarsi a favore della Costituzione, dell’assistenza umanitaria, del cambiamento, per la tua famiglia, il tuo Paese e l’onore della Forza armata nazionale”. L’oppositore avrebbe il sostegno del generale dell’Aeronautica militare venezuelana Francisco Esteba Yanez Rodriguez. Questi avrebbe dichiarato che, se la situazione dovesse precipitare, Maduro “ha a sua disposizione due aerei pronti ad ogni ora”, per cui “è ora che se ne vada”. Juan Guaidó