Nuovo album, festival di Sanremo e tour per Anna Tatangelo

Milano. «È una nuova Anna quella di questo disco e del prossimo Sanremo. Oggi faccio tutto senza paura. Avevo prestato il fianco a critiche perché ero molto giovane, tacco 15, truccata, ecc.». Lo ha sentenziato Anna Tatangelo alla presentazione del nuovo album “La fortuna sia con me”, in uscita l’8 febbraio, contenente anche “Le nostre anime di notte” con cui è in gara a Sanremo 2019. «Anche in amore sono in una fase più consapevole – ha detto – Gigi (D’Alessio, ndr) mi è sempre più vicino e mio figlio cambia crescendo perché mi vive: solo cambiata da quando è nato lui perché è per la cosa più importante della mia vita». Nelle undici canzoni dell’album Anna ha cercato nuove strade, si è allargata a inedite collaborazioni e a nuovi incontri con Giovanni Caccamo, Federica Camba, Lorenzo Vizzini, Rory Di Benedetto, Matteo Buzzanca, Niccolò Verrienti, che si svelano con linguaggi diversi, a cominciare da “La fortuna sia con me” che dà il titolo a questo progetto.

«La canzone l’ha scritta Giuseppe Anastasi che ha saputo racchiudere in auna fotografia, quella del caffè preparato da solo, la rappresentazione di un cambio vita – ha accennato – Con lui ci siamo trovati subito in sintonia perché ha lasciato spazio a una nuova partenza dopo la fine di un amore». La nuova Anna Tatangelo è maturata dopo l’esperienza dall’esordio sanremese del 2002 fino ad oggi. «Il passaggio è avvenuto per comunicare ciò che avevo dentro – ha confessato – Queste canzoni raccontano anche la mia vita, e sono un punto di forza in cui mi identifico in quelle degli altri, da Baglioni a Vasco, a Mia Martini». La svolta artistica delle cantante si materializza anche con nuove sonorità. «Amo ascoltare tantissima musica, anche internazionale, con sonorità che si avvicinano a tutto ciò che è super moderno – ha precisato – Nel duetto di “Ragazza di periferia” con Achille Lauro c’è tanto di me ed è stato presso in considerazione ogni piccolo particolare. Ritengo sia il disco della mia maturità, in cui mi sono messa a nudo, a disposizione della musica». Nonostante i suoi 32 anni, la Tatangelo è un’assidua frequentatrice dell’Ariston. «È l’ottava volta a Sanremo quest’anno e mi sento serena perché canto una canzone in cui credo – ha sottolineato – Mi porto dietro una serie di domande scontate, è una fase mia, personale, felice di tornare su quel palco, da artista che forse per la prima volta si è messa a nudo». La scelta sanremese è dunque “Le nostre anime di notte” che porta la firma di Lorenzo Vizzini. «Le incomprensioni insegnano a non perdersi – ha osservato – Questa ballata racconta di una notte rivelatrice quando tutto diventa improvvisamente più chiaro anche se non potrà tornare uguale a prima». 17 anni fa Anna ebbe un battesimo curioso al festival. «A quel mio primo Sanremo avevo la febbre a 41 e le placche – ha ricordato – Avevo dormito tutta la notte in treno con i miei 14 anni: dovevo portare un brano rock ma mio padre mi consigliò “L’angelo” di Syria ed ebbe l’approvazione di Pippo Baudo che era nella commissione. Passata la febbre presentai il brano rock cui tenevo ma Pippo disse mio padre di scordamelo. Syria è stato un indirizzo cui mi sono messa in sintonia ed è per questo che ho chiesto a lei di duettare con me nella serata del venerdì». “La condanna e la felicità” di Eugenio Darie è una dedica alla madre. «È un viaggio riservato che non ho proprio preso in considerazione come un eventuale singolo – ha rivelato – Anni fa gli dedicai un’altra canzone ed è una donna che non mi ha mai giudicata; fin da piccola mi ha insegnato di non smettere mai di sognare per non dar peso alle sconfitte». La cantante sembra ormai padrona di questo momento.

«Delle scelte sbagliate te ne rendi conto col tempo e dagli errori si impara – ammesso – Prima mi sono lasciata guidare ma a 32 anni mi sono detto di provare a fare quello che sento oggi; comunque non rimpiango assolutamente niente e sono fiera di tutto quello che ho fatto fino a oggi». Ad aprile Anna tornerà anche in concerto con sei eventi speciali attraverso l’Italia per poi proseguire il tour per tutta l’estate. «Mi presenterò nei club cui seguirà un tour estivo – ha concluso – Sarà un percorso raccontato in musica da “Doppiamente fragili” a “Ragazza di periferia”, “Bastardo”, “Essere una donna”, tutte rivisitate a sorpresa con nuovi arrangiamenti, insieme ad alcune canzoni dei questo nuovo disco».