Sheikh Hasina ancora premier del Bangladesh: è il quarto mandato

Una vera a propria egemonia per il partito della premier uscente del Bangladesh. Sheikh Hasina ha vinto le elezioni in modo schiacciante ottenendo il quarto mandato. Awami League ha superato la soglia dei 151 seggi in parlamento, su complessivi 300, e può quindi formare un governo. Nel Paese asiatico però si sono registrati sconti e morti, almeno 16 vittime. La Lega popolare bengalese ha accusato il principale partito di opposizione, il Partito nazionalista del Bangladesh (Bnp), di “creare caos in tutto il Paese in modo organizzato” e di attaccare i sostenitori e i leader del partito di governo. “Dei 40 mila seggi elettorali, in 22 il voto è stato posticipato a causa di irregolarità, e nel resto dei centri, la votazione si è svolta in modo pacifico e con una grande partecipazione degli elettori”, ha però assicurato il segretario della Commissione elettorale, Helal Uddin Ahmed. L’oppositore Kamal Hossain ha bollato le elezioni come “una farsa”. Subito dopo il voto all’incirca 100 candidati dell’opposizione si sono ritirati dalla corsa, senza fornire ulteriori dettagli sulla motivazione, ma annunciando una riunione domani per decidere la prossima mossa. L’opposizione quindi chiede “alla Commissione elettorale di dichiarare il voto nullo e chiedere nuove elezioni con un governo apartitico”. L’opposizione ha schierato candidati per tutti i 299 seggi parlamentari previsti. L’Associated Press ha ricevuto oltre 50 segnalazioni di intimidazioni e minacce ai seggi, denunciate da sostenitori dell’opposizione, anche se non è stata in grado di verificarle in modo indipendente. Il voto è visto come un referendum sulle tendenze considerate sempre più autoritarie della premier. Il voto arriva al culmine di una campagna elettorale segnata da violenze e accuse di repressione contro migliaia di attivisti dell’opposizione. La Jamuna Tv è stata oscurata senza alcuna spiegazione. “Stiamo ancora trasmettendo, ma nessuno ci può vedere a causa del black-out”, ha spiegato il direttore Fahim Ahmed.