Nel 2019 stangata grillina per finanziare le promesse elettorali

Gli italiani attendono impazienti le prossime urne per punire i grillini. L’Italia è un Paese che va in macerie grazie a Di Maio e soci. La legge di bilancio servirà a finanziare le promesse elettorali dei pentastellati ovvero il reddito di cittadinanza. Termine improprio dal momento che il reddito si ha lavorando. Il termine esatto è sussidio statale. Per dare qualche spicciolo a pochi salirà la pressione fiscale per tutti. Nel 2019 passerà dal 41,9% del Pil al 42,4%. Aumenterà ancora di più nel 2020 e 2021. Se poi scatteranno gli aumenti di Iva e accise per 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 miliardi nel 2021, l’Italia andrà a picco. Il premier Conte ripete la cantilena che le tasse non salgono se non per banche, assicurazioni e settore gioco. Ma gli aggravi per le imprese ammontano a 7 miliardi, oltre che per gli aumenti al settore del gioco legale per la stangata di 4 miliardi a banche e assicurazioni, e per la soppressione dell’Ace e per la mancata partenza dell’Iri, due misure che graveranno parecchio sulle piccole imprese. È impossibile per le banche evitare di traslare ai clienti (imprese e famiglie) questo aggravio imprevisto, e che per le piccole imprese le due agevolazioni cancellate, sommate al ridimensionamento della platea e degli stanziamenti per gli investimenti 4.0 e per ricerca e sviluppo, significheranno minori margini di crescita e occupati. Alzare il gettito fiscale, in pratica aumentare le tasse e diminuire gli investimenti al solo scopo di finanziare il reddito di cittadinanza, è un danno anche per coloro che riceveranno la ricompensa elettorale. Pur di limitare la perdita di consensi, i grillini hanno tagliato a milioni di italiani la rivalutazione delle pensioni in essere, in maniera crescente a partire da quelle superiori a tre volte l’assegno minimo di poco più di 500 euro al mese.