Scuola Primaria di Milano in campo per combattere gli stereotipi di genere

È stato presentato all’Acquario civico di Milano “Be.st – Beyond Stereotype”, la prima sperimentazione in una Scuola Primaria di Milano di un modello integrato per combattere gli stereotipi di genere. “A pochi giorni dal 25 novembre, giornata contro la violenza di genere, che ha visto migliaia di donne manifestare nelle piazze di tutto il mondo contro un fenomeno che non accenna ad arrestarsi, ecco una risposta concreta, agita con la collaborazione del Comune di Milano, per incidere sulla cultura di disparità di genere”, afferma Daria Colombo, Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Milano, presente all’incontro con gli assessori Laura Galimberti (Educazione) e Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali). Per la prima volta viene sperimentato nella Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo Statale Riccardo Massa un modello di intervento che parte da un approccio innovativo, che si propone di modificare gli stereotipi di genere con il coinvolgimento di tutta la scuola. Per realizzare questo modello si è partiti dal pieno riconoscimento della responsabilità educativa che le scuole, il corpo docente e tutto il personale non docente hanno nei confronti delle bambine e dei bambini. L’educazione alle differenze viene infatti spesso affrontata nelle scuole in modo episodico, con interventi e azioni che non prevedono un reale coinvolgimento degli/le insegnanti in un lavoro sistemico sul lungo periodo. Ed è partendo da questa analisi che il metodo Be.st vuole proporsi come modello che investe tutto l’ambiente che caratterizza la Scuola Primaria. Sulla base di un’attenta osservazione delle aree in cui possono nascondersi gli stereotipi di genere è stata successivamente definita una cornice di riferimento di principi, criteri e attività possibili per eliminare tutte le iniquità di cui le bambine possono essere vittime. L’obiettivo è di proporre, per ogni spazio di azione che anima la vita di una scuola, una riflessione costante volta a riconoscere il peso degli stereotipi sessisti e a mitigarne gli effetti attraverso azioni di individuazione e decostruzione degli stereotipi stessi. E il lavoro che con il metodo Be.st si chiede al corpo docente di fare è quello di veicolare una cultura priva di stereotipi sessisti, allo scopo di prevenire la violenza e i bullismi, favorendo le potenzialità e la valorizzazione delle differenze. Be.st è stato ideato da Fondazione punto.sud, ente non-profit e incubatore di idee innovative in ambito sociale, e realizzato con l’Ufficio Parità di Genere del Comune di Milano e il supporto della Direzione Politiche Sociali – Area Emergenze Sociali, Diritti ed Inclusione e dell’assessorato all’Educazione e Istruzione. La prima fase di realizzazione è stata resa possibile grazie a un finanziamento di Fondazione Cariplo. Ed è inoltre partner dell’iniziativa l’Associazione Soluzioni Comunicative Studi Servizi Editoriali (S.CO.S.S.E.), tra le fondatrici della rassegna nazionale Educare alle Differenze attive in Italia sull’educazione alle differenze e alle tematiche di genere. I principi Be.st sono stati pensati ed elaborati assieme a un gruppo di lavoro composto da esperte ed esperti, come l’Associazione Maschile Plurale, il Coordinamento Genitori Democratici CGD Onlus, la casa editrice Settenove, la rete di associazioni Educare alle Differenze – per quanto riguarda la società civile – e da rappresentanti della scuola e del mondo accademico italiano afferenti a numerosi campi delle scienze sociali, come pedagogia e scienze della formazione, linguistica, sociologia, filosofia. Si è trattato di un lavoro complesso che ha dovuto in primo luogo definire un linguaggio comune e una visione concordata di termini quali prospettiva di genere, stereotipi ed educazione al genere. I principi sono pertanto il frutto di un lavoro collettivo e sono proposti con lo scopo di offrire un’opportunità per analizzare e cominciare a decostruire tali stereotipi e per comprendere in profondità le aspettative implicite ad essi legate. Le scuole che decideranno di intraprendere questo percorso potranno comunicare all’esterno di essere scuole Be.st, istituti attenti alla parità di genere, alla decostruzione di stereotipi che proprio a partire dall’età scolare iniziano a condizionare la vita di ragazze e ragazzi, influenzando le loro scelte future.