La Lazio non c’è più: Inzaghi scommette sulla voglia di riscatto

Chiunque oggi non scommetterebbe più su Simone Inzaghi e sulla sua Lazio. Della squadra brillante e vincente non c’è più nemmeno l’ombra. Dopo tre pareggi consecutivi (Sassuolo, Milan e Chievo) e la sconfitta in Europa League in casa dell’Apollon, all’improvviso sono crollate tutte le certezze. Nessuno crede più nell’allenatore e in questa squadra. Neanche gli scommettitori e i bookmakers. Ad esempio betrally ora quota la squadra romana non più come favorita.

Inzaghi scommette sulla voglia di riscatto

Il patron Claudio Lotito ha mandato i biancocelesti in ritiro. Alla fine della seduta di allenamento di domani, la squadra si chiuderà nel centro sportivo di Formello fino a sabato prossimo. Alle 20.30 è in programma all’Olimpico la sfida con la Sampdoria che, secondo gli scommettitori, potrebbe anche costare la panchina ad Inzaghi jr in caso di risultato negativo. La Lazio doveva, infatti, consolidare il quarto posto solitario. Invece lo ha perso a vantaggio del Milan. Il ritiro scatterà domani pomeriggio. Una punizione per fare leva sulla voglia di riscatto sia sul piano fisico sia mentale. Inzaghi crede ancora nella Lazio. Testerà nuove soluzioni tattiche e conta di recuperare gli infortunati Leiva e Luis Alberto.

La Lazio cerca di ritrovare il miglior Milinkovic

Acerbi, arrivato al posto di de Vrij, è affidabile e concreto. Al suo fianco Radu assicura esperienza. Ma il terzo posto, il centrale di destra, è vacante. La società ha scommesso su Luiz Felipe ma ha perso l’investimento. Male anche Wallace pagato 8 milioni al Monaco. Le prestazioni del centrale brasiliano sono al limite della scarsa affidabilità. Caceres è pronto con la valigia in mano. L’opzione è passare alla difesa a 4 vista la rosa depauperata di qualità sugli esterni, senza Keita prima e Felipe Anderson poi. Acerbi e Correa sembrano fare la differenza. Gli altri sono un flop, anche elementi come Badelj o Berisha (out per infortunio). I senatori sembrano assenti e non interessati a salvare il salvabile. Milinkovic e Luis Alberto deludono. Quest’ultimo è un giallo. Pare accusare pubalgia, ma la società in passato non ha creduto a motivazioni fisiche. Potrebbe lasciare Roma a gennaio. Il serbo, fresco di rinnovo, non riesce a riproporre il livello di gioco dello scorso anno. Se lui non gira, la Lazio è ferma.

Il ritiro punitivo: i senatori

Inzaghi, Tare e Lotito puntano sulle colonne laziali per cercare di tirare fuori la Lazio da una situazione di coma irreversibile. Angelo Peruzzi è il collante tra società e spogliatoio. Lotito gli ha chiesto di riannodare le fila per superare questa fase ad alta tensione. Il ds Tare dovrà operare sul mercato di riparazione per colmare le carenze di rosa, ma prima bisognerà capire che modulo e che idee ha Inzaghi. Rimarrà a 3 o passerà alla difesa a 4? Inzaghi punta a rinnovarsi. Se però dovesse esserci maggiore perdita di contatto tra parole di Inzaghi, prestazioni e temperamento della squadra, Lotito potrebbe dichiarare il fallimento del mister. Il gruppo se vuole può ancora salvare l’annata e la panchina di Simone Inzaghi. Anche se c’è da scommettere che il suo posto sta per saltare.