Erika Vanzin narra la storia di una scrittrice in perenne fuga

Resta con me ha inizio in uno skatepark, un luogo che diventerà sede di importanti avvenimenti nel corso della trilogia London Series, di cui il romanzo è il primo volume. Erika Vanzin narra la storia di una scrittrice in perenne fuga, Joshua, e di un attore e musicista preda di un blocco emotivo e professionale, Philip, che si incontrano e scontrano in un momento di crisi nella vita di entrambi. Due anime tormentate che cercheranno conforto l’una tra le braccia dell’altro, ma che non daranno vita alla classica storia d’amore, perché i loro lati oscuri, le loro debolezze e la scarsa autostima remeranno contro ogni possibilità di felicità. Dal romanzo: “Ho bisogno di continuare a non sentire nulla, a passare le mie giornate nel confortante limbo dove non provo nessuna emozione, né positiva, né negativa. Non voglio toccare il cielo e sentirmi onnipotente accanto a qualcuno, perché conosco l’inferno che mi aspetta quando rimango solo”. Le parole di Philip sono un ponte con il secondo volume della London Series, dal titolo Waiting. È infatti nel più oscuro e drammatico dei tre libri che si indaga la paura della solitudine, ma anche il timore di amare che già emerge nella storia tra Joshua e Philip. Waiting è un autoconclusivo, e non condivide gli stessi personaggi di Resta con me e del suo seguito Due semplici parole, ma è strettamente legato alle due opere grazie a un espediente di Erika Vanzin: il romanzo è infatti basato sulla storia che Joshua ha scritto ispirandosi a Philip e a una sua canzone, di cui un piccolo estratto era già presente nel primo volume della serie. Il personaggio di Alex è quindi il riflesso di Philip, e ne condivide i tormenti e la passione per la musica, tema fondamentale della trilogia tanto che ogni capitolo ha inizio con la citazione di un brano musicale che aggiunge valore e significato alla storia. Waiting è un romanzo amaro e profondo, il cui titolo rispecchia la sofferenza dei protagonisti: “Era questo che Alex faceva nella vita: aspettava”; Alex e Emily aspettano infatti inermi di non sentire più il vuoto e il freddo che li avvince, e che li rende schiavi della solitudine. Nel terzo volume della London Series, Due semplici parole, si torna alla storia di Joshua e Philip, dopo cinque anni trascorsi e tante novità nelle vite di entrambi. Ritrovando la freschezza che era stata accantonata in Waiting, Erika Vanzin ripropone i suoi protagonisti e le loro peculiarità, prima fra tutte l’ironico dialogo che Joshua intrattiene con il suo giudicante e sprezzante cervello. Una storia che si lega anche al volume autoconclusivo grazie a un nuovo espediente narrativo, e che conclude le vicende di due personaggi che restano profondamente impressi nella mente del lettore.

All’età di otto anni Erika ha chiesto a Babbo Natale una macchina da scrivere

Quello è stato il momento in cui i suoi genitori si sono resi conto che non era come tutti gli altri bambini. Ha cominciato immediatamente a scrivere alcune parole, che ben presto sono diventate la sua prima storia breve. Dopo la laurea ha seguito il suo cuore e ha viaggiato in giro per il mondo, vivendo a Los Angeles, Vancouver e Londra e visitando parte del Nord America e dell’Europa. Pubblica in self publishing la trilogia fantasy Cacciatori di segreti (La presa di coscienza; La scelta; La lotta), la trilogia romance Stanford Series (Vieni a prendermi; In ogni singolo respiro; Ti aspetterò finché avrò fiato), la trilogia romance London Series (Resta con me; Waiting; Due semplici parole) e gli stand-alone 304, Cinque giorni per innamorarsi, Forse e Inked. Nel suo blog erikavanzin.com mette al servizio degli utenti una newsletter in cui invia aggiornamenti sui personaggi delle sue storie, e in cui racconta il dietro le quinte dei romanzi e brevi racconti originali.