Milano. Riflessione su moschee abusive nel Municipio 4

“Europa abbiamo un problema. Parafrasando la celebre frase relativa all’Apollo 13, ci riferiamo ai modelli di integrazione degli immigrati islamici nelle nostre comunità. Gli attentati terroristici, i sempre più numerosi casi di antisemitismo, il proliferare di moschee abusive, e diversi altri indicatori testimoniano che qualcosa non sta funzionando per il verso giusto. Questo l’assunto di partenza del dibattito ‘Integrazione dell’Islam: le cause dei fallimenti europei’, organizzato dal Municipio 4 di Milano in collaborazione con l’associazione Amici di Israele, che si terrà mercoledì 28 novembre presso il centro civico di via Oglio 18 a partire dalle 20.45. Interverrà l’antropologa italo-somala Maryan Ismail, presidente del Forum Musulmani laici e Davide Riccardo Romano, giornalista e già assessore alla cultura della Comunità ebraica di Milano”. Ne dà notizia il Presidente del Municipio 4 di Milano, Paolo Guido Bassi, che introdurrà la serata. L’iniziativa, rientra nel ciclo di incontri denominato ‘Rassegna su ebraismo, cristianesimo e Islam: luci e ombre di una storia sconosciuta, che si articola in più momenti, iniziati a settembre e che termineranno a dicembre. “A pochi giorni dalla manifestazione di piazza San Babila che ha visto per l’ennesima volta slogan d’odio contro Israele – osserva Bassi – ospitiamo con piacere un convegno per fare il punto della situazione sui problemi aperti circa i rapporti fra le città europee e le comunità islamiche. Anche il nostro territorio – ricorda il Presidente – vive sulla propria pelle queste criticità, a partire dalla problematica presenza di moschee abusive. La serata di mercoledì – aggiunge – sarà anche una risposta del nostro Municipio all’appello al boicottaggio di ‘ogni iniziativa, sportiva, culturale, scientifica e ogni prodotto che arrivi da Israele’ lanciata nel corso del presidio della settimana scorsa in San Babila. La serata terminerà infatti con un piccolo rinfresco a base di prodotti tipici del Paese della Stella di David per ribadire l’amicizia che ci lega a quella terra e al suo popolo”.