Al via la stagione teatrale al Brancati

Il debutto dell’undicesima stagione del Brancati, il 25 ottobre, è stato affidato alla prima assoluta di Filippo Mancuso e Don Lollò, una produzione del Teatro della città che si qualifica come un omaggio da parte del grande Andrea Camilleri e di Giuseppe Dipasquale al genio comico e alla verve di  due mostri sacri del palcoscenico italiano quali Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina. La commedia si sviluppa, appunto, a partire dai due personaggi che Musumeci e Pattavina avevano già interpretato in La concessione del telefono di Andrea Camilleri, conferendo a quella coppia una potenza comica che non aveva nulla da invidiare al celebre duo di Totò e Peppino. La commedia di situazione, che sarà al Brancati fino all’11 novembre, vede in scena, insieme con Musumeci e Pattavina, gli attori Franz Cantalupo, Lorenza Denaro, Luciano Fioretto, Margherita Mignemi, Riccardo Maria Tarci. Si continua, dal 15 novembre al 2 dicembre, con Venerdì 17 (ovvero Giggino Passaguai) pièce intensa, a tratti ironica, scritta e interpretata da Antonio Grosso, diretto Paolo Triestino. Un testo di grande divertimento, a tratti esilarante, ma con quel pizzico di amarezza che rimane nel cuore e che restituisce il desiderio di chi fa teatro di divertire lasciando però agli spettatori un pensiero da portarsi via. Dal godimento al dramma, con un salto nella letteratura francese dell’Ottocento che porta diritti dentro le pagine del romanzo La signora delle camelie di Alexander Dumas Fils. Matteo Tarasco porta in scena, curando adattamento, scene e regia, la cupa e disperata storia d’amore tra Margherita Gautier e Armando Duval, affidandola all’intensità di Marianella Bargilli e Ruben Rigillo, affiancati da Silvia Siravo e Carlo Greco. La pièce, prodotta da Gitiesse artisti riuniti, sarà in scena dal 6 al 23 dicembre. A cento anni dalla prima rappresentazione, che avvenne il 6 dicembre 1918 al Teatro Quirino di Roma, il Teatro della Città porta in scena Il giuoco delle parti, diretto da Federico Magnano San Lio e con il grande Miko Magistro nel ruolo del protagonista (Leone Gala), affiancato da Carmen Panarello e Massimo Leggio filosofo con la passione della cucina. Lo spettacolo, in scena al Piccolo Teatro della Città dal 13 dicembre, rientra nel Progetto Pirandello che il Teatro della Città, ormai da anni, ha avviato nel nome del grande drammaturgo siciliano. Il Progetto Pirandello include anche lo spettacolo La signora Morli, una e due, diretto dal regista Riccardo Maria Tarci che porta in scena (dal 31 gennaio al 17 febbraio) l’intrigante commedia sulla possibilità di provare amore per il proprio marito e l’amante contemporaneamente e quindi di potersi persino sentire due persone diverse. In scena Filippo Brazzaventre, Carlo Ferreri, Anna Passanisi, Maria Rita Sgarlato. Brillante la commedia di Joseph Kesselring Arsenico e vecchi merletti, che vede protagonista il severo critico teatrale Mortimer Brewster alle prese con la sua famiglia di pazzi assassini e con la polizia di Brooklyn. L’attore e regista Sebastiano Tringali porta in scena la divertente vicenda raccontata affidando l’interpretazione alla verve teatrale di un’attrice come Alessandra Cacialli affiancata da Filippo Brazzaventre, Plinio Milazzo e Riccardo Maria Tarci. La pièce, prodotta dal Teatro della Città, sarà in scena dal 10 al 27 gennaio. L’atmosfera siciliana di fine ‘800 dove la passione, l’odio e la superstizione sono i risvolti della società contadina fa da sottofondo al dramma Malìa di Luigi Capuana che il regista Armando Pugliese porta in scena nella versione siciliana. Un intreccio di magia, schizofrenia e odio che, snodandosi attraverso l’intensa interpretazione di tre geni del teatro di tradizione quali Tuccio Musumeci, Miko Magistro e Guia Jelo, porta al tragico epilogo. Produzione del Teatro della Città, la pièce andrà in scena al Brancati, dal 28 febbraio al 17 marzo. La lacerazione profonda e l’incomunicabilità esistente tra il “mondo dei vecchi” e “mondo dei giovani” è al centro del dramma Le ultime lune di Furio Bordon che il regista Armando Pugliese, da sempre legato ai palcoscenici siciliani, porta in scena affidando il ruolo del padre al grandissimo Pippo Pattavina, qui impegnato ad affrontare il viaggio finale nel pianeta della vecchiaia, dove è anche possibile vivere decentemente, ma dove la felicità non è prevista. Lo spettacolo, altra produzione Teatro della Città, andrà in scena al Brancati, dal 21 marzo al 7 aprile. L’amore disperato dei giovanissimi e infelici Giulietta e Romeo si è fissato nei secoli come simbolo della forza del sentimento che si oppone ai pregiudizi. Nicasio Anzelmo porta in scena, curandone traduzione, adattamento e regia, Romeo e Giulietta, il capolavoro di William Shakespeare, ponendo al cento il ruolo del destino particolarmente maligno che rende i due amanti vittime degli eventi. Prodotta dal Teatro della Città, la tragedia andrà in scena al Brancati dall’11 aprile al 5 maggio. La Stagione si chiuderà a maggio (dal 9 al 26) con Fiat voluntas dei, una proposta che risponde alla tradizione del Teatro della Città di pescare a piene mai nel repertorio della commedia italiana per assicurare al proprio pubblico momenti di assoluto godimento. La commedia, scritta nel 1935 da Giuseppe Macrì, è stata anche cavallo di battaglia di Angelo Musco e ora, a distanza di 11 anni dalla prima volta –  quando fu proprio lo spettacolo inaugurale del neonato Teatro Brancati – il Teatro della Città riprende la pluripremiata pièce, affidandola ancora una volta al grande Tuccio Musumeci e sempre con la regia di Giuseppe Romani. Tra le proposte della Stagione, da sottolineare anche la ripresa, dall’1 dicembre al Teatro Sangiorgi, dello spettacolo fuori abbonamento Addio vecchio SangiorgiTuccio Musumeci e Dodo Gagliarde, diretti da Gianni Salvo e con l’intervento del musicista Nino Lombardo danno vita a un avanspettacolo che rende omaggio alle origini dell’antica sala Liberty. Il varietà, coprodotto dal Teatro della città e dal Teatro Massimo Vincenzo Bellini, vede in scena anche gli attori Angelo Tosto, Enrico Manna, Claudio Musumeci e vanta gli intermezzi musicali di Daniela Russello e dell’Orchestra che ricreano gli antichi fasti della Belle époque.