Rissa a Fontane di Villorba: morto Igor Ojovanu, sette feriti

Far west nel Trevigiano. Un giovane straniero è morto e altri sette sono rimasti feriti per una serie di coltellate inferte loro nel corso di una rissa nata per motivi da accertare mentre erano in corso festeggiamenti per un addio al celibato a Fontane di Villorba. La vittima è un giovane dell’Europa dell’Est, che stava partecipando alla festa insieme a una decina di connazionali in un appartamento. Il rumore provocato dal gruppo avrebbe irritato gli occupanti di un altro appartamento, tre persone anch’esse dell’Europa orientale. La discussione sarebbe sfociata in una rissa in uno spazio all’esterno dell’edificio, nella quale i tre avrebbero usato dei coltelli, colpendo il gruppo che si è dato alla fuga. Sul selciato sono rimasti i feriti, dei quali il più grave è morto nonostante l’intervento degli operatori del Suem 118. Dei sette giovani rimasti feriti, tre versano in gravi condizioni all’ospedale Cà Foncello di Treviso. L’addio al celibato avrebbe portato i giovani a disturbare il vicinato, soprattutto un trio di trentenni, sempre dell’Est Europa, residente in un appartamento limitrofo. Tra i due gruppi sono volate parole grosse, forse anche per alcune ruggini del passato, tanto che il leader del trio di trentenni è poi sceso di corsa in strada per fronteggiare i ragazzi in festa. Nessuno si sarebbe però aspettato che tutti e tre i componenti dell’appartamento di fronte scendessero armati di coltelli affilati e che, in brevi istanti, iniziassero a menare fendenti in tutte le direzioni ferendo in totale sette ragazzi, di cui uno gravemente, fino ad arrivare persino ad uccidere con una profonda coltellata un ventenne moldavo residente a Treviso, lo studente-lavoratore Igor Ojovanu. Le urla sono risuonate anche nelle vie limitrofe, portando in strada diversi residenti della zona. Nel momento in cui la vittima si è accasciata a terra ferita mortalmente, i tre assalitori hanno subito raggiunto un’auto posteggiata nelle vicinanze e sono poi fuggiti lontano prima dell’arrivo sul posto delle forze dell’ordine che però hanno individuato e accompagnato in caserma due dei fuggitivi. Il ragazzo a terra è stato subito soccorso da alcuni amici che gli hanno anche effettuato un massaggio cardiaco d’emergenza, ma non c’è stato nulla da fare e all’arrivo delle quattro ambulanze del Suem 118 era ormai spirato. Alcuni dei sette ragazzi feriti, tutti rimasti sanguinanti sul selciato, sono stati poi trasportati all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso per tutte le cure del caso, mentre i restanti si sono recati da soli al nosocomio. Due di questi risultano ancora essere in prognosi riservata a causa delle lesioni subite, mentre un altro di loro è in gravi condizioni. I Carabinieri guidati dal Comandante della Compagnia di Treviso Stefano Mazzanti e la Polizia hanno delimitato la zona dell’omicidio e iniziato gli interrogatori dei testimoni, oltre a iniziare la ricerca delle armi da taglio usate nell’aggressione. Infine, sul luogo del delitto è giunto anche il medico legale e il PM di turno che, dopo le verifiche del caso, ha dato il nulla osta per lo spostamento della salma.