Annuncio su facebook: Matteo Salvini indagato per sequestro di persona aggravato

Il ministro ha aperto la lettera arrivatagli dalla Procura di Palermo in diretta Facebook. Dalla Procura del capoluogo siciliano è arrivata al tribunale del ministri palermitano il fascicolo d’indagine sul caso Diciotti, chiedendo ai giudici di svolgere le indagini preliminari nei confronti del ministro dell’Interno Matteo Salvini che è stato iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato. I magistrati di Palermo hanno modificato le contestazioni ipotizzate inizialmente dalla Procura di Agrigento nei confronti del leader della Lega contestandogli il reato di sequestro di persona aggravato. Il capo di Gabinetto Piantedosi non risulta indagato. Il ministro ha aperto la lettera arrivatagli dalla Procura di Palermo in diretta Facebook. Al fascicolo trasmesso al tribunale dei ministri è allegata una relazione firmata dal capo dei pm di palermo Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Marzia Sabella. I magistrati palermitani hanno modificato le contestazioni ipotizzate dalla Procura di Agrigento che, per prima, aveva aperto l’indagine sull’illecito trattenimento a bordo della Diciotti dei migranti soccorsi dalla Guardia Costiera il 16 agosto scorso. I pm di Agrigento avevano infatti contestato a Salvini e al capo di Gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, i reati di sequestro di persona, sequestro di persona a scopo di coazione, arresto illegale, abuso d’ufficio e omissione di atti d’ufficio. L’ufficio inquirente del capoluogo, sulla base di valutazioni giuridiche e degli elementi di indagine trasmessi loro dai colleghi di Agrigento, ha invece contestato a Salvini il reato di sequestro di persona aggravato. Piantedosi non risulta indagato. Il tribunale dei ministri ha ora 90 giorni per svolgere le indagini sollecitate dalla Procura e per fare gli eventuali approfondimenti istruttori che riterrà necessari. Al termine dei tre mesi i giudici, che potranno modificare i reati ipotizzati dai pm e disporre anche nuove iscrizioni nel registro degli indagati, potranno archiviare il fascicolo oppure rimandare gli atti in Procura perché chieda al Senato l’autorizzazione a procedere a carico del ministro. Ecco la nota della Procura di Palermo: “Questo ufficio ha richiesto al tribunale di Palermo, collegio speciale per i reati cosiddetti ministeriali, di procedere ad indagini preliminari nei confronti del ministro dell’Interno, sen. Matteo Salvini, per il reato di sequestro di persona aggravato (artt. 81 e 605, commi 1, 2n. 2 e cod. Pen), commesso nel territorio siciliano fino al 25 agosto 2018, in pregiudizio di numerosi soggetti stranieri; ciò, in ossequio alle disposizioni della legge costituzionale n. 1 del 1989 e della legge n. 219 del 1989. Dell’avvio di tale procedura è stato dato avviso al sen. Salvini ed è in corso la notifica degli avvisi ai soggetti da ritenersi persone offese del reato ipotizzato, come previsto dalla legge costituzionale sopra citata. Ai sensi delle sopra indicate disposizioni di legge, la competenza a svolgere le indagini appartiene al c.d. tribunale dei ministri; nessun atto di indagine è stato quindi compiuto da questa Procura, che ha pertanto proceduto esclusivamente sulla base degli atti ricevuti e degli elementi, in fatto e in diritto, allo stato dagli stessi ricavabili”. Matteo Salvini dal canto suo non si scompone, passa all’attacco. Anzi invoca la volontà popolare e condanna a sua volta la magistratura. E’ iniziato uno scontro istituzionale ai massimi livelli.