Il treno a vapore della Sila che fa sognare…

“…E poi, il treno, nel viaggiare,sempre ci fa sognare!”  E’ con questa bella frase di Antonio Machado (Poeta e Scrittore spagnolo di Siviglia, scomparso nel 1939) che mi accingo a presentare un importante incontro che s’è svolto, con successo, nell’ambito della 6^ rassegna nazionale di letteratura-Incontri Silani… Percorsi culturali, in fase di svolgimento al PalaVillaggio-SilainFesta – aSilain4 di Moccone (Camigliatello Silano), per iniziativa de La Dea-Editori di Egidio Bevilacqua. Quest’anno, infatti, il combattivo e creativo, editore dell’Altopiano ha inteso inaugurare un nuovo protocollo di sinergismo con l’organizzazione regionale ‘Transumanze’, che ha comportato, unitamente ad altre originalissime manifestazioni ed iniziative, la redazione di un ricco Cartellone di interessanti Appuntamenti, che ha previsto la chiusura degli eventi in calendario il prossimo 8 Settembre 2018. Va ascritto al merito ed alla passione per la Sila (del resto è un erede apprezzato di quella Sila pioneristica ed operosa) di Egidio Bevilacqua, ed al suo attivo nucleo familiare, se negli ultimi anni v’è stata una significativa produzione di testi, mappe, guide, pubblicazioni mirate, sia sui principali itinerari turistico-ambientali-ricettivi ed enogastronomici, sia sulla presenza e la funzione storico-sociale, assolta nel corso degli anni dalla strada ferrata per la Sila e del viaggiar sicuri col trenino a vapore anche nel Parco nazionale. Questo pregevole lavoro di comunicazione-promozione del territorio è stato possibile grazie alla disponibilità ed all’impegno di  ricerca di alcuni conoscitori dell’Altopiano Calabrese, a vario titolo coinvolti nel progetto editoriale: studiosi e sostenitori delle Ferrovie della Calabria ed in particolare della tratta ferroviaria ’Cosenza – S.Giovanni in Fiore’. Tra questi titoli è opportuno segnalare (per approfondire conoscenze e per meglio orientarsi in una logica escursionistica):” Il Treno della Sila, fischia e sbuffa nel Parco nazionale della Sila ”(A.Bevilacqua);” Dalla Mediterranea Calabro-Lucane alle Ferrovie della Calabria-Persone-luoghi e mezzi” (Fedele Sirianni). Con il concorso ed il patrocinio del PNS, invece, è stato tenuto a battesimo un altro importante lavoro:” Il Treno sulla Sila – La Ferrovia Cosenza-S.Giovanni in Fiore e le altre linee minori” (a cura di Emilio Salatino, Fedele Sirianni e Domenico Cerminara). Tre autori, espressione di tre mondi interessati al recupero, ammodernamento, valorizzazione e sviluppo della mobilità sostenibile su rotaia in Sila e nell’ambito del Parco nazionale. Il loro impegno ( c’è un religioso-D.Emilio Salatino- che fin da giovanissimo si è interessato all’esercizio ferroviario ed alla storia della linea Silana); un funzionario delle Ferrovie della Calabria -Fedele Sirianni – con la passione della ricerca documentale/iconografica; un funzionario del Parco naz. Della Sila -Domenico Cerminara- che si è cimentato ad indicare la straordinaria funzione dinamica del treno a vapore sul territorio protetto e tra i boschi  del Parco. La pubblicazione – a prevalente indirizzo storico – contribuisce ad arricchire il bagaglio di cultura ferroviaria e, nell’ambito di una progressiva internazionalizzazione dell’area silana (già titolare di un riconoscimento Unesco per il MAB Sila-Programma Biosfera), a fornire un ventaglio d’informazioni utili e di servizio per quanti amano il turismo ecologico, a contatto con la natura e con un ambiente fruibile e gestibile nell’ottica della…’dolcezza e lentezza’, che col treno è assicurata. Una mobilità compatibile con un territorio, ricco di ambienti unici e di testimonianze archeo-storico-culturali, che offre particolari colpi d’occhio con paesaggi fantastici, luoghi suggestivi da vivere con grande emozione e rispetto. Nel volume sono presenti preziose indagini e rilievi fotografici, documenti inediti, descrizioni meticolose delle tratte in costruzione, lo stato di degrado attuale, le potenzialità che le stesso offrono. Infatti, nel testo, non sono pochi i riferimenti alla forte valenza sociale (di ieri) ed alla stessa funzione ambientale della ferrovia, oggi, parzialmente rimessa in funzione a soli scopi turistico-ricreativi, nel tratto ‘Moccone-Silvana Mansio’. Una presenza non marginale – ricordano gli autori  nel loro prezioso lavoro – che ha costituito ed ancora potrà assolvere ad un insostituibile valore aggiunto: per la promozione culturale ed educativa delle nuove generazioni e rappresentare un grande esempio d’attenzione e di sensibilità verso la Sila. Un compendio storico che rasenta la completezza del suo originario obiettivo, non può trascurare di lanciare un forte messaggio ( al territorio, alle autorità locali e nazionali) di voler operare,congiuntamente, al recupero totale della tratta ferroviaria ‘Cosenza -San Giovanni in Fiore’,che costituisce un immenso patrimonio non solo strutturale. Un ulteriore passo importante è stato fatto con la promulgazione della legge 9 agosto 2017,n.128 “Disposizioni per l’istituzione di  ferrovie  turistiche  mediante  il reimpiego di linee in disuso o in corso  di  dismissione  situate  in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”. (GU n.196 del 23-8-2017). Nell’elenco delle ferrovie italiane a valenza storico-archeologico-turistico-ambientale figura, finalmente, anche la tratta ‘Cosenza-S.Giovanni in Fiore’ (per la Calabria). All’art.1 della normativa è scritto:” La presente  legge  ha  come  finalità la  salvaguardia  e  la valorizzazione  delle  tratte  ferroviarie  di   particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico,  che  comprendono  i  tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte  e  pertinenze,  e dei mezzi rotabili  storici  e  turistici  abilitati  a  percorrerle, nonché la disciplina dell’utilizzo dei ferrocicli”. La normativa potrà agevolare le necessarie opportunità, anche sul fronte associazionistico, per favorire un protocollo di promozione e valorizzazione effettiva delle strade ferrate storiche. C’è, però, la piena consapevolezza che, per realizzare un progetto multidisciplinare di promozione vera, dovranno concorrere diversi fattori socio-culturali e di sviluppo integrato con altre ‘Reti di Servizio’ di ineludibile interesse pubblico.