Dati Istat giugno. Con il Governo grillino cresce la disoccupazione

Il Governo grillino non inverte i dati sulla disoccupazione. Anzi il dati torna a crescere nel mese di giugno, arrivando al 10,9% con un aumento dello 0,2% sul mese precedente. Invece cala lievemente sui 12 mesi. Il numero dei disoccupati, secondo i dati Istat, è di 2 milioni e 866mila persone. A giugno risale anche il tasso di disoccupazione giovanile, che con un aumento dello 0,5% arriva al 32,6%, il 13% più del minimo storico del febbraio 2007 (quando era al 19,5%). Aumenta del 2,1% (60 mila in più) il numero di persone in cerca di occupazione, mentre considerando solo gli Under 25 quelli che si stanno impegnando per trovare un impiego sono meno rispetto al massimo raggiunto nel marzo del 2014 (43,5%) ma ancora di 13 punti superiore rispetto al minimo toccato nel febbraio del 2007 (quando era 19,5%). La stima degli occupati segna a giugno una discesa di 49 mila unità (-0,2%) dopo tre mesi consecutivi di crescita. La diminuzione congiunturale dell’occupazione coinvolge soprattutto gli uomini (-42 mila) e le persone di 35 anni o più (-56 mila). Il calo, spiegano all’Istat, si concentra tra i dipendenti permanenti (-56 mila) e in misura più contenuta tra gli indipendenti (-9 mila). Continuano invece a crescere i dipendenti a termine (+16 mila), che aggiornano di nuovo il loro record storico, raggiungendo i 3 milioni e 105 mila. L’Istat precisa che considerando gli ultimi dodici mesi si conferma l’aumento dell’occupazione (+1,4%, cioè 330 mila in più). L’espansione interessa uomini e donne e si concentra nei contratti a tempo (394 mila in più). Lieve ripresa per gli indipendenti (19 mila in più), mentre per i dipendenti permanenti si conferma il segno meno (-83 mila). Crescono soprattutto gli occupati ultra cinquantenni (355 mila in più) e i 15-34enni (119 mila in più) mentre scendono quelli tra i 35 e i 49 anni (-145 mila). Nel complesso però il segno è positivo. Il nuovo aumento della disoccupazione si accompagna a giugno a una riduzione del tasso delle persone al lavoro (sono il 58,7%, lo 0,1% in meno) e a un calo dell’inattività, che scivola al 33,9% per un -0,1%, mantenendosi così al minimo storico. Le persone che non risultano né occupate né in cerca di un lavoro scendono infatti di altre 27 mila unità in un mese, secondo i dati provvisori dell’Istituto di statistica. La flessione dell’inattività, precisa l’Istat, “riguarda principalmente le donne (23 mila in meno) e si distribuisce tra i 15-49enni”. Nell’arco dei 12 mesi il calo degli inattivi è pari al 2,6%, -344 mila, mentre più contenuta risulta la flessione dei disoccupati: -0,3%, cioè -8 mila. Concentrando infine l’attenzione solo sul secondo trimestre, nonostante i dati di giugno si vede una consistente crescita degli occupati (+0,8%, cioè +196 mila), che riguardo soprattutto gli ultra 55enne (+140 mila). Aumentano soprattutto i lavoratori a termine (+123 mila) e in misura minore gli indipendenti (+75 mila), mentre restano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti.