San Marcellino. Antonio Topa uccide Immacolata Stabile poi si impicca

Femminicidio e suicidio nel Casertano. Un carpentiere di 51 anni ha strangolato la moglie dopo un litigio. Subito dopo si è tolto la vita impiccandosi nel solaio dell’abitazione. L’omicidio-suicidio è avvenuto a San Marcellino. A fare la terribile scoperta sono stati i figli della coppia. Antonio Topa, carpentiere di 51 anni, e Immacolata Stabile, casalinga di 48 anni, sono stati trovati senza vita dai figli rincasati dopo una serata con gli amici. La donna aveva denunciato il consorte circa un anno fa per maltrattamenti, ma dopo due settimane aveva ritirato la denuncia. Per gli inquirenti, il cinquantenne avrebbe ucciso la moglie al culmine di una violenta lite. I motivi potrebbero essere di tipo passionale o collegati alla situazione lavorativa precaria dell’uomo. La Stabile è stata rinvenuta in camera da letto. Sarebbe stata strangolata a mani nude. Il carpentiere ha poi preso un laccio con cui si è tolto la vita. I figli hanno subito chiamato i Carabinieri e il 118. Sul caso indaga la procura di Napoli Nord.