L’arredamento interni di un salotto dal design modulare

Il design modulare rappresenta la soluzione più adatta per chi vuol beneficiare del massimo della libertà compositiva e avere la possibilità di concepire e mettere a punto scenari creativi inattesi senza sacrificare la funzionalità sull’altare dell’estetica. L’attualità dei mobili di design modulari è fuori discussione, così come la loro praticità: essi sono indispensabili per progettare e realizzare delle soluzioni di arredo su misura, personalizzate in ogni dettaglio e capaci di adattarsi a qualsiasi genere di ambiente. Incluso il soggiorno, ovviamente: se si prende la decisione di arredare la zona living con modularità ci si può lasciar affascinare da molteplici opportunità di design, optando per mobili dotati di una personalità ben riconoscibile ma comunque capaci di rispondere e corrispondere a un’idea di stile che cambia con il tempo. La modularità degli elementi, inoltre, ha il pregio di porre l’accento sulla componente funzionale: ciò vuol dire che ciascun mobile può contare su una collocazione appropriata in base a una serie di variabili che vanno dalla destinazione di impiego alla quantità di spazio di cui si può disporre. Per arredare il soggiorno in modo vincente, è opportuno riflettere in primo luogo sulla forma dei moduli.

I moduli e la loro forma

Rispettare le regole di organizzazione degli spazi è molto importante se si vuol essere certi di riuscire ad arredare con i mobili di design modulari un salotto senza incontrare particolari difficoltà. I moduli contenitore che devono essere privilegiati sono quelli che permettono di sfruttare in modo ottimale il volume a disposizione, così che sia possibile stoccare gli oggetti nella zona giorno come e quando si vuole. Spesso due dimensioni su tre, tra larghezza, profondità e altezza, restano invariate nei moduli: in questo modo si conserva una particolare armonia visiva che contraddistingue tutto l’insieme. I mobili di design Cappellini offrono un valido esempio di come una struttura possa essere caratterizzata da un impeccabile equilibrio compositivo risultando al tempo stesso funzionale.

La parete modulare attrezzata

Un’ipotesi che merita di essere valutata con attenzione è quella che prevede di adibire a ciascuna parete una funzione: ovviamente ciò è possibile solo nel caso in cui si disponga di abbastanza spazio per farlo. Quel che è certo è che per riordinare gli oggetti secondo una specifica logica e in modo specializzato si deve poterr approfittare della diversificazione delle dimensioni dei moduli, ma può essere utile anche prendere in esame gli oggetti che andranno conservati e riposti: così si possono scegliere le dimensioni e le forme dei diversi complementi di arredo. Si potrebbe distinguere, per esempio, tra una parete con delle vetrine e una libreria a giorno e una attrezzata per lo stoccaggio degli oggetti destinati a essere usati tutti i giorni, in assenza di soprammobili e ripiani.

Le finiture e i colori

La componente estetica non può certo essere trascurata: per fare in modo che l’arredamento di un soggiorno basato sul design modulare sia prima di tutto bello si deve aver la libertà di coniugare finiture e colori differenti secondo le combinazioni più varie. Le tonalità cromatiche neutre rendono il lavoro più facile, dal momento che impediscono di sconfinare in soluzioni che potrebbero apparire poco appropriate: in più, si ha l’opportunità di giocare con qualsiasi tipo di texture. Il frassino cenere, il piombo laccato opaco e il bianco sono solo alcune delle proposte che possono essere prese in considerazione, fermo restando che la massima raffinatezza si ottiene con una scelta monocromo che accomuni tutti gli elementi contenitore. Insomma, viva la linearità, ma a condizione che non si trasformi in monotonia o, peggio ancora, grigiore.