Milano. Raccolta contributi a favore delle persone svantaggiate

La società civile milanese raccoglie l’invito dell’Amministrazione a contribuire allo sviluppo di Milano diventando mecenate cittadino e soggetto propulsore di iniziative benefiche in città e lo fa con il progetto “Per Milano”. E’ di un’associazione senza scopo di lucro composta da cittadini, imprenditori e manager italiani – tra cui Ernesto Paolillo, Carlo Achermann, Stefano Achermann, Stefano Romiti, Pierangelo Mortara, Patrizio Sforza, Giulia Palucci, Stefano Brega, Pierfrancesco Barletta – che si sono dati l’obiettivo di sfruttare la loro capacità organizzativa e imprenditoriale per promuovere eventi di raccolta fondi e finanziare nel prossimo triennio iniziative e progetti a favore di chi ha più bisogno. L’idea è quella di realizzare eventi speciali per raccogliere contributi per progetti che ruotino attorno a uno specifico tema considerato prioritario. Per il 2018 si è scelto di concentrarsi sull’inserimento dei bambini con disabilità e fragilità sociale, per il 2019 sul supporto alle donne vittime di violenza e maltrattamenti e per il 2020 sul sostegno alle fasce sociali emarginate. “La risposta della società civile all’appello alla partecipazione del Comune e, in particolare del sindaco Sala, è stata pronta e importante – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino – e questa iniziativa è un esempio ambizioso di come Milano sappia essere generosa verso chi ha bisogno. La collaborazione pubblico-privato è, fin dall’inizio, uno dei capisaldi che questa Amministrazione ha portato avanti per realizzare progetti significativi e proseguiremo convintamente in questa direzione”. “I bambini disabili – ha aggiunto l’assessore all’Educazione Laura Galimberti – sono, anche nell’ambito scolastico, quelli più svantaggiati. Per questo motivo, siamo contenti che i privati vogliano essere al fianco dell’Amministrazione comunale nel sostenere interventi che favoriscano la loro inclusione nei percorsi di vita e tra i banchi di scuola”. Il primo evento di una serie di iniziative legate alla musica, all’arte e alla cultura che si terranno durante il triennio, sarà il 23 novembre quando è previsto un concerto della cantante Giorgia che si esibirà insieme all’orchestra Roma Sinfonietta fondendo la musica sinfonica con il genere pop. Per l’evento c’è la disponibilità del Duomo ad ospitarlo trasformando la cattedrale e luogo simbolo di Milano in un palcoscenico d’eccezione con l’obiettivo di raccogliere un milione di euro. “Voglio esprimere – ha dichiarato la cantante Giorgia – la mia gratitudine per il privilegio di far parte di questo progetto destinato al bene di chi ha più bisogno e che mi consentirà, con un organico di incredibili musicisti, di fare musica in uno dei luoghi sacri più belli del nostro Paese in questa città che già tanto mi ha dato e a cui, con grande affetto, voglio restituire un po’ di quel che posso attraverso la musica che sempre ci salva nei tempi difficili”. “È un’operazione per noi importante che vuole testimoniare come tutti noi, in ragione delle esperienze e delle capacità che possediamo, siamo nella condizione di dare un contributo per migliorare la vita di chi ha difficoltà – racconta Stefano Achermann, Presidente dell’Associazione Per Milano –. Vorremo coinvolgere attorno a questa causa e a questo evento le molte ‘belle persone’ e gli importanti attori della società milanese che ogni giorno incontriamo nella nostra attività. Speriamo soprattutto nel successo del modello, poiché esso può essere facilmente replicato in molte altre circostanze di bisogno”. Le donazioni convergeranno su un conto corrente dedicato dell’Associazione e andranno a finanziare tre progetti all’anno che saranno individuati da un comitato dei Garanti sulla base di una lista di priorità indicate dal Comune di Milano e dalla Caritas Ambrosiana. L’utilizzo dei fondi erogati ai progetti selezionati verrà monitorato e documentato da un’apposita società di revisione, secondo il principio della massima trasparenza. “Caritas Ambrosiana e il Comune – ha affermato Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – hanno individuato insieme come beneficiari della raccolta fondi i bambini, perché una delle conseguenze più odiose delle disuguaglianze è la trasmissione della povertà tra generazioni. Quando i figli dei poveri sono condannati a restare poveri non c’è sviluppo possibile”.