E’ nato il Milan di Rocco Commisso: ecco la svolta

Calabresi al comando del nuovo Milan. Calabrese l’allenatore Rino Gattuso. Di origini calabresi il nuovo proprietario Rocco Commisso. E’ infatti imminente la fumata bianca per la cessione del club di via Turati. Non si tratta di una acquisizione totale del club. A Yonghong Li rimane il 15%. La svolta sarebbe legata ad una telefonata ricevuta dall’imprenditore italo-statunitense, che rivelava la possibilità di una chiusura in tempi molto brevi. Mancherebbe infatti solo l’ultimo sì, quello definitivo, che permetterebbe a Commisso di recarsi da Goldman Sachs a Wall Street e firmare il contratto preliminare di acquisizione del Milan. Commisso farà un bonifico di 32 milioni di euro a favore del fondo Elliott. Rocco Commisso ha deciso di lasciare a Yonghong Li una quota. La mossa ha sbloccato la trattativa. Rocco Commisso già pensava al Milan. I primi approcci risalgono a due mesi addietro. L’imprenditore nato nel 1962 a Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) voleva acquistare tutto il Milan, con una mega offerta da 500 milioni a Yonghong Li e 380 milioni al fondo Elliott per saldare il debito attuale del club. Un cambio di rotta, quello di lasciare all’attuale proprietario cinese del Milan, una percentuale inferiore al 20 per cento, ma comunque una quota, che avrebbe permesso alla trattativa di arrivare a un punto di svolta. Un uomo di valore al comando del Milan. A 12 anni ha lasciato la Calabria con la madre e le due sorelle, con l’obiettivo di raggiungere il padre, già emigrato negli USA dopo la guerra, durante la quale era stato anche imprigionato. Tra talento musicale e calcistico, è riuscito a guadagnarsi una borsa di studio alla Columbia University di New York, città nella quale vive e lavora tutt’ora. Commisso è proprietario anche dei Cosmos, la squadra che negli anni ’70 tentò di dare un primo slancio al soccer negli Usa, mettendo sotto contratto Pelé, Beckenbauer e Chinaglia. Ha salvato un club sommerso dai debiti che nel 2016 ha rischiato di sparire una seconda volta. L’11 gennaio del 2017 ne è diventato proprietario di maggioranza evitando il declassamento nelle serie inferiori del calcio americano e provando a riportarlo ai fasti degli anni ’70.