Rimini. Attivo il nuovo ufficio comunale per la prevenzione e la sicurezza sismica

Le operazioni di rilevamento, monitoraggio e prevenzione dei rischi sismici passano dalle mani delle regioni e quelle dei singoli comuni: Rimini è già pronta e per chi voglia intervenire sul proprio immobile ecco come funziona il SismaBonus 2018. Importanti novità in materia di prevenzione e sicurezza sismica: già dal mese di aprile è avvenuto il passaggio delle principali funzioni svolte, fino alla fine del 2017, dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e dalla protezione civile (Area Romagna) ad un nuovo ufficio comunale. Poco alla volta, in tutta Italia entro la fine del 2018, ogni comune sarà in prima persona deputato a compiere tutte le attività di informazione dei cittadini e dei tecnici, di rilevamento delle criticità urbane e di prevenzione dai danni provocabili da eventi sismici. Questo importante passaggio di consegne, che avviene alla scadenza degli accordi con l’Agenzia per la sicurezza territoriale, comporterà la creazione di una struttura tecnico-amministrativa specifica per ogni comune. E Rimini, sempre in prima fila in tema di aggiornamento e innovazione, è già da tempo impegnato per il raggiungimento in tempi brevi di questo obiettivo: le prime due unità sono già state assunte ed è in dirittura d’arrivo un ulteriore rafforzamento. La costituzione del nuovo ufficio impegnato nell’accertamento della sicurezza sismica del comune di Rimini, porterà un reale vantaggio per la comunità intera, poiché le condizioni delle strutture urbane e degli edifici residenziali e non verranno ciclicamente monitorate, in modo da poter avvertire tempestivamente gli interessati, perché possano intervenire a sanare tutte le criticità e i punti di pericolo per persone e cose. Rimini non ha dunque perso tempo ed è già pronta ad operare: un ulteriore modo per far sentire sicuri gli abitanti del comune e per rendere la città più appetibile a chi fosse intenzionato a comprare casa nel comune romagnolo. Il nuovo servizio, per il solo territorio comunale di Rimini, sarà gestito da tre ingegneri più un’ulteriore figura di istruttore per la parte del controllo amministrativo e gestionale. Tale servizio è già completamente attivo dal mese di maggio di quest’anno, dopo un periodo di circa un mese di sovrapposizione con il servizio Servizio Area Romagna dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile. Il percorse per la creazione del nuovo ufficio e per la selezione delle risorse necessarie al suo corretto funzionamento, ha visto, negli ultimi mesi, il confronto e la collaborazione tra Comune e Regione, ma anche con gli ordini professionali come l’Ordine degli Ingegneri che, vista l’imminente scadenza del passaggio di funzioni, si è reso disponibile a organizzare un evento informativo, con lo scopo di dare ai tecnici del territorio una corretta informazione, coinvolgendo tutti i Comuni della provincia di Rimini. L’evento si è svolto in collaborazione con l’Agenzia per la sicurezza territoriale, la protezione civile e l’Amministrazione comunale di Rimini. Sismabonus 2018. Se informare, controllare e monitorare la tenuta sismica di strutture urbane e immobili sarà, dunque, compito del nuovo ufficio comunale, la messa in sicurezza di abitazioni ed edifici non residenziali privati, rimarrà comunque un dovere dei singoli contribuenti. Ad aiutare i cittadini di Rimini, come di ogni altra città italiani, vi è il Sismabonus, detrazione fiscale che permette di detrarre tra il 50 e l’85% (le detrazioni sono più elevate quando alla realizzazione dei lavori consegua una riduzione del rischio sismico) delle spese sostenute per l’esecuzione di interventi per l’adozione di misure antisismiche, con scadenza dicembre 2021. La detrazione andrà calcolata su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare (per ciascun anno) e sarà ripartita e restituita in detrazioni IRPEF o IRES in cinque quote annuali di pari importo ciascuna. La Legge di Stabilità 2018 ha inoltre stabilito che gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone sismiche 1 e 2, in quest’ultima rientra il comune di Rimini) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003.