Public Speaking: parlare in pubblico tra emozioni e paure

Per conquistare un pubblico in platea è più importante preparare un ottimo discorso o possedere carisma e personalità? Se frequenti corsi di formazione e aggiornamento, ti sarà capitato di partecipare ad attività formative più o meno interessanti.  Quante volte un corso che ritenevi noioso si è rivelato coinvolgente e al contrario sei stato deluso da un aggiornamento che ritenevi interessante? A fare la differenza sarà stato senz’altro l’abilità oratoria del relatore: parlare in pubblico è un’arte non facile da praticare come può sembrare. Ci dimentichiamo di questo, se ci troviamo davanti un bravo comunicatore, la sua spontaneità lo farà sembrare un gioco da ragazzi. In realtà, come nella maggior parte delle attività legate alla comunicazione, ci sono ore di preparazione e studio che precedono anche una semplice presentazione e che permettono di essere più o meno:

  • convincente;
  • naturale durante la presentazione del discorso;
  • spontaneo nella gestualità e ad individuare il momento giusto anche per una semplice gestualità;
  • coinvolgente tanto da generare feedback continui con il pubblico;
  • empatico e scegliere il giusto discorso da presentare.

Quindi, il bravo comunicatore saprà adeguare il linguaggio in base a chi ha di fronte, ad esempio: un professionista che parla a dei colleghi, è ovvio che utilizzerà termini tecnici. Se invece dovrà spiegare argomenti complicati ad una platea che non ha la minima competenza in materia userà un linguaggio semplice e comprensibile. Tutto ciò sembra abbastanza logico, l’ABC della comunicazione, conclusioni della psicologia più spicciola. Ma non tutto quello che è o sembra logico e scontato è altrettanto semplice da mettere in pratica. Spesso si perde di vista l’ovvio, soprattutto quando si viene sopraffatti dalle emozioni. E durante una presentazione, davanti a tanta gente, non è raro farsi cogliere dall’emotività.

Molta più pratica che teoria

Ogni discorso in pubblico richiede tempo, studio e una lunga preparazione. Prova ad immedesimarti in chi deve conquistare l’attenzione di una platea. Tu credi che ne saresti capace? E se il tuo capo dovesse chiederti di farlo, saresti più emozionato o terrorizzato dall’idea di doverlo fare? Per sostenere un confronto pubblico, il discorso è tra le prime cose ovvie da preparare: un introduzione seguita da paragrafi ben organizzati strutturati con attenzione e logica conseguenzialità. Ma, una volta pronto il discorso, bisognerà tirar fuori la voce e cioè impegnarsi per adottare una comunicazione aperta, improntare il giusto tono di voce. Parlare ad alta voce sarà già il primo vero banco di prova per testare la propria propensione a farlo in pubblico. Se è difficile in privato figuriamoci davanti a tanta gente.

Imparare ad affrontare e gestire le paure, si può?

Ci sono persone talmente timide che non riescono neanche a parlare ad alta voce stando soli in una stanza.  Se mentre provi a recitare il tuo discorso, t’interrompi perché preso dal panico, non puoi sottovalutare le tue paure ma neanche lasciarti condizionare, come affrontarle? Essere schiavo delle paure significa perdersi delle opportunità di crescita o negarsi delle esperienze che andrebbero solo ad arricchire il proprio bagaglio personale. E non è certo quello a cui aspiri… Ti farà piacere sapere che sicuramente anche la persona che hai tanto ammirato per loquacità e disinvoltura avrà avuto “paura” prima di salire sul palco. Che tu abbia molta o poca paura di parlare in pubblico, per affrontare con serenità questa situazione, una delle parole chiave da tenere a mente è “Pratica”, non solo teoria quindi ma è necessaria molta pratica per imparare a:

  • diminuire lo stato d’ansia che precede l’azione di parlare in pubblico;
  • capire come usare la voce e il linguaggio del corpo;
  • individuare quali sono i nemici del tuo discorso;
  • differenziarsi e farsi ricordare.

Parlare in pubblico e risultare convincenti è una grande conquista, risultato di un percorso tecnico completo, basato sulla capacità di gestire la qualità dei contenuti presentati, senza dimenticare l’efficacia del linguaggio non verbale. Accettare la sfida di parlare in pubblico ha come obiettivo la conquista dell’attenzione dello stesso.

Mai sentito parlare di public speaking?

C’è una tecnica famosa che pone l’uomo come attore protagonista di fronte ad una platea, si chiama “Public Speaking”. Sono diverse le occasioni che potrebbero volerti come quel protagonista in grado di conquistare il suo pubblico: durante una lezione, un meeting di settore o una presentazione aziendale, in qualità di responsabile. In questi casi, l’inesperienza potrebbe generare in te dello stress per il timore di non essere all’altezza della situazione. Proprio per sostenere chi non vuole o non può evitare di parlare in pubblico, negli ultimi anni sono aumentati i corsi di “Public Speaking”, che hanno tra gli obiettivi quello di:

  • far superare la paura di parlare in pubblico;
  • scrivere un buon discorso;
  • concentrarsi durante l’esposizione evitando distrazioni;
  • essere consapevoli che il corpo ha un suo linguaggio.

Questi sono solo alcuni degli argomenti che un tipico corso di Public Speaking può affrontare. Partecipare ad uno di questi corsi potrebbe essere d’aiuto a tutti anche semplicemente per sbloccare quelle emozioni oramai stagnate. Anche solo per affrontare semplici episodi che si presentano nella vita quotidiana: che si tratti di parlare durante una cena, un colloquio di lavoro, una presentazione aziendale. La sola idea di doverlo fare può provocare in moltissime persone ansia, sudorazione, balbuzie, arrossamenti e calori improvvisi che rendono la propria performance alquanto scarsa. Forse tante situazioni imbarazzanti si possono evitare con un po’ di pratica e tanta buona volontà.