Cambiare fornitore di luce e gas: cosa c’è da sapere

Le offerte civetta di diversi fornitori di luce e gas potrebbero indurti a cambiare operatore ma rischiano di rivelarsi degli inganni ben poco convenienti. Prima di lasciarti attirare da promozioni che dovrebbero farti sentire puzza di bruciato, hai bisogno di informarti in maniera scrupolosa e con la massima attenzione: affidati al servizio efficiente e completo per la fornitura di luce e gas per consumare in modo intelligente e all’insegna del risparmio. Un consiglio che devi tenere sempre a mente è quello di non fermarti al prezzo che viene indicato sull’annuncio, dal momento che sul contratto ci potrebbero essere scritte cose molto diverse. Dietro le condizioni economiche e le condizioni generali di vendita, infatti, si potrebbero nascondere dei vincoli di cui non eri consapevole o delle componenti di prezzo di cui eri all’oscuro. Per esempio, il prezzo potrebbe essere veramente vantaggioso, ma per un certo periodo non hai la possibilità di cambiare fornitore; oppure potresti avere a che fare con tariffe basse solo se i consumi non superano una certa soglia, e così via. Un altro potenziale specchietto per le allodole è quello che proviene da chi promette di regalare il pagamento del canone Rai o di rimborsarlo interamente: anche in tale circostanza è sempre opportuno dare un’occhiata alle varie clausole inserite nel contratto, perché potresti ritrovarti vincolato a una fornitura che ti fa spendere una cifra superiore rispetto a quella che hai risparmiato non pagando il canone.

Il passaggio ai nuovi prezzi

Nel caso in cui tu abbia intenzione di cambiare il fornitore di luce e gas, è bene che tu sia informato a proposito delle modalità attraverso le quali dopo 12 mesi si verifica il passaggio ai nuovi prezzi. Si tratta di un momento che nella maggior parte dei casi viene trascurato, e che invece richiede una certa cautela. Non dimenticare di leggere in che modo i nuovi prezzi vengono comunicati e quali sono le tempistiche che devono essere rispettate dal fornitore, ma anche che cosa succede in caso di mancata risposta e quali sono i termini entro cui i clienti hanno il diritto di rinunciare alle tariffe nuove. In più, cerca sempre di verificare se nella fattura che ti viene spedita dal fornitore sono presenti delle comunicazioni relative ai nuovi prezzi. Stai alla larga dai contratti biennali, o almeno valutali con estrema cura: nell’eventualità in cui siano a prezzo fisso, sei costretto a pagare per 24 mesi la stessa cifra. Non solo: ricordati di controllare se per i recessi anticipati sono previste delle penali. Tieni presente che in questo tipo di contratto i consumatori non possono essere vincolati per oltre un mese di preavviso, il che vuol dire che le clausole che prevedono una penale per coloro che recedono prima della scadenza dei 12 mesi possono non essere legali. In altri termini, non dovrebbe mai venire chiesta la penale per il cambio del fornitore prima di un anno dal momento in cui il contratto è stato attivato. Sappi, inoltre, che il venditore e il distributore di luce e gas sono due soggetti differenti: il primo si occupa solo della vendita, mentre il secondo ha il compito di gestire il contatore e di trasportare il gas o l’energia elettrica fino al contatore stesso. Se hai a che fare con qualcuno che vuol farti sottoscrivere un contratto con la scusa del contatore, mandalo via senza pensarci troppo.