Crotone, accordo territoriale per i canoni di locazione concordati. Territorio suddiviso in 11 fasce di canone

Sottoscritto e depositato l’accordo territoriale per i canoni di locazione concordati, perfezionato, ai sensi della legge 9 dicembre 1998, n. 431 e del DM Infrastrutture 30 dicembre 2002, in data 14 marzo 2003. L’accordo è stato stipulato a Crotone presso la sede della Cgil provinciale tra la Confedilizia di Crotone (Presidente dott. Antonio D’Ettoris), Federproprietà (Presidente avv. Luigi Macrillò), Asppi Catanzaro – Crotone – Lamezia (presente avv. Dario Fabiano su delega del presidente Nazionale on. Alfredo Zagatti), e Sunia Calabria (Antonio Spataro), Sunia Crotone (Dott. Francesco Carrabetta), Sicet Crotone (Domenico Perziano), Uniat Crotone (Alberto Morandi ), Ania Calabria (avv. Giuseppe Cavaliere su delega del responsabile regionale Emanuele Cannistrà). Il nuovo accordo prevede la costituzione di 11 aree comunali e fasce di canone suddivise in abitazioni economiche: quelle con la presenza di almeno quattro elementi oggettivi di qualificazione; abitazioni normali: quelle con la presenza di almeno sei elementi oggettivi di qualificazione. Prendendo a modello alcuni esempi per quanto riguarda un’abitazione centrale/centro cittadino (economiche), il canone varia da un minimo di 2,2 € mensili per mq, ad un massimo di 2,8 € mensili per mq. Nella stessa zona il canone varia da un minimo di € 2,9 mensili per mq, ad un massimo di € 4 mensili al mq se si tratta di un appartamento del tipo normali. Per gli appartamenti lungo il litorale esiste una sola fascia e riguarda quelli normali che variano da un minimo di € 4,6 mensili per mq, ad un massimo di € 6,1 mensili per mq. L’intento di questo nuovo accordo, a detta delle organizzazioni sindacali di categoria, evitare il sommerso giacché i proprietari pagheranno notevoli vantaggi fiscali su ciò che deriva dall’utile del canone. Un IMU più agevolato, intorno al 10%.