Chieti. E’ stato Fausto Filippone ad uccidere la moglie Marina Angrilli

Marina Angrilli è stata spinta giù dal balcone a Chieti. A confermarlo l’esito dell’autopsia sul corpo della moglie di Fausto Filippone. L’uomo ha lanciato la figlia da un ponte dell’A14 a Francavilla al Mare per poi suicidarsi. L’accertamento avrebbe consentito di appurare che, per tipologia di lesioni e di traiettorie, la donna non si sarebbe suicidata. Esclusi malori e colluttazioni. Un testimone, il medico che ha soccorso la donna e che abita nella stessa palazzina di Piazza Roccaraso a Chieti Scalo, racconta di avere sentito a mezzogiorno di domenica scorsa un urlo straziante e poi tonfo. L’ipotesi che si sia trattato di omicidio è suffragata dalla valutazione tra il punto di caduta e il punto di impatto, oltre alla tipologia delle lesioni riportate. L’accertamento ha consentito di appurare che si è trattato di una caduta estremamente improvvisa. La professoressa è morta in ospedale a Chieti. Il medico legale eseguirà una serie di accertamenti di laboratorio sui campioni prelevati e consegnerà alla Procura di Chieti una relazione tra 60 giorni. La piccola Ludovica Filippone è morta sul colpo nell’impatto al suolo. La bimba di 10 anni è stata lanciata da un viadotto dell’A14. Lo conferma l’autopsia eseguita sul corpo della piccola dal medico legale Cristian D’Ovidio all’obitorio dell’ospedale di Chieti. La ragazzina è deceduta per la “lesività riportata nella precipitazione da grande altezza”. Il viadotto Alento, a Francavilla al Mare, è alto infatti circa 40 metri. L’esame autoptico sul corpo di Filippone ha confermato anche per l’uomo le stesse cause di morte della figlia. Il medico legale ha prelevato campioni per esami tossicologici ed istologici, per capire se padre e figlia avessero assunto sostanze da alterare le loro condizioni psicofisiche. Filippone prima ha gettato la moglie dalla finestra della casa che avevano a Chieti Scalo e che affittavano a studenti, poi l’ha lasciata agonizzante sul selciato riferendo qualcosa ai primi soccorritori. Con la scusa di comprare una lavatrice per l’appartamento che la coppia affittava a degli studenti, l’omicida ha convinto la moglie ad accompagnarlo a Chieti. E una volta lì, la caduta dal balcone. Quando uno dei vicini si è avvicinato al corpo della donna, Filippone è arrivato senza però mostrare segni di dolore, sembrava agitato, ha lasciato un nome falso e poi è andato a prendere la figlia che era dagli zii. Per compiere il suo ultimo insano gesto. Poi è andato a prendere Ludovica che era a casa degli zii ignari di quanto accaduto, ha preso la macchina, ha raggiunto il viadotto Alento, ha buttato di sotto la bambina e ha scavalcato il parapetto. Sette ore più tardi, era tutto finito. Anche Fausto Filippone si è buttato di sotto chiudendo per sempre la storia sua e della famiglia. Filippone