Registrare un logo. Crescono le aziende italiane che valorizzano il brand

In un mondo sempre più globale comunicare non è affatto semplice e scontato. Non è sufficiente fare pubblicità, serve una strategia complessiva che parta dall’immagine aziendale. Il logo è l’emblema che da sempre rappresenta ed identifica una società. In un mondo digitale e globalizzato registrare un logo è una delle pratiche sempre più diffuse. E’ un’azione chiave, per mettere al sicuro la propria idea. Sono sempre di più le aziende italiane che registrano il proprio logo nell’ambito di una strategia complessiva di valorizzazione del brand. Il logo si impiega ovunque, anche sul web. E’ il bigliettino da visita dell’impresa.

Registrare un logo: la scelta migliore

Le operazioni necessarie per chi intende registrare un logo comportano delle procedure che non vanno affrontate con sufficienza. Vanno fatte infatti delle opportune valutazioni prima di depositare la relativa domanda presso le varie Camere di Commercio o l’Ufficio Brevetti e Marchi. L’attività tecnico-amministrativa è uguale a quella prevista per il deposito di un marchio italiano. Vanno valutati degli aspetti prima di procedere con il deposito di un logo. In primo luogo va esaminata l’originalità. Non bisogna sottostimare la distintività del disegno, della fotografia e dell’etichetta prescelta che si intende tutelare. Questi elementi infatti vanno a distinguere i prodotti/servizi della propria impresa/società sul mercato di riferimento. E’ assolutamente sconsigliato prendere troppa ispirazione da loghi già esistenti sul mercato, peggio ancora su internet. E’ controproducente scegliere dei loghi generici/descrittivi. In questo caso si può incorrere ad esempio in obiezioni da parte degli Uffici competenti o opposizioni da parte di terzi soggetti. Sono tutte situazioni spiacevoli da evitare. E’ sempre consigliato affidarsi a professionisti del settore.

Registrare un logo: le verifiche da fare

E’ consigliata una ricerca d’anteriorità per similitudine solo su banche dati private. E’ importante stabilire l’assenza di loghi anteriori identici e/o simili già registrati da altri soggetti. Altrimenti si rischia di ricevere delle contestazioni: dalle opposizioni alle lettere di diffida. E’ bene evitare a monte perdite d’investimento e danni all’immagine dell’impresa. La registrazione del logo con un marchio è certamente la migliore scelta. Un marchio figurativo consente una protezione legale esclusiva decennale. E’ rinnovabile alla scadenza. In più gode di una tutela legale ampia se venissero depositati da parte di terzi soggetti dei marchi figurativi identici/simili al proprio. Coniugare il design creativo e grafico con il marchio consente quindi di mettere al riparo il proprio investimento. Procedura e spese da sostenere sono i medesimi del deposito di un marchio italiano, comunitario ed internazionale. Bisogna solo in aggiunta presentare agli Uffici competenti un esemplare del logo prescelto a corredo della domanda di deposito.

La registrazione di un logo con un disegno/modello

Questa opzione rappresenta uno strumento legale differente (disegno/modello). E’ sempre impiegata per tutelare la creatività estetica e l’innovazione grafica. Di norma si usa a tutela del design, dell’aspetto del prodotto, delle linee, della forma, del materiale e dei colori. Il disegno/modello si può registrare a patto che sia nuovo. In sostanza non deve essere stato in precedenza divulgato o conosciuto da terzi. Non deve richiamare il disegno/modello già registrato da altri. Se le differenze tra i disegni/modelli messi a confronto riguardano solo dei dettagli marginali, il requisito della novità non potrà dirsi soddisfatto. Pertanto il proprio disegno/modello non sarà soggetto a tutela. Il disegno/modello deve avere carattere individuale. L’impressione generale procurata ai soggetti informati non deve mai richiamare qualche altro disegno/modello precedentemente registrato o divulgato. Non deve riprodurre emblemi, stemmi e segni che rivestono un interesse pubblico nello Stato. Non deve essere contrario all’ordine pubblico e al buon costume. Si possono depositare sino a 100 disegni/modelli con la stessa domanda di deposito. E’ possibile sia tutelare le differenti e singole peculiarità estetiche dei propri prodotti. Sia anche per allontanare il più possibile i competitor che provassero ad imitare o avvicinarsi al design altrui, apportando solo delle lievi e modeste varianti sul piano estetico. Si evita così di fuorviare i consumatori sulla reale origine imprenditoriale del design innovativo.

Perché tutelare il disegno/modello

Il deposito del disegno/modello è consigliato per ottenere la protezione legale più circoscritta e limitata rispetto a quella offerta dal marchio figurativo. In questo caso si concentra solo sull’aspetto ornamentale e sulle peculiarità estetiche del prodotto. Tutti elementi che lo rendono senza dubbio innovativo ed originale sui mercati, anche se il concept è già noto sul mercato e pertanto di dominio pubblico.

Registrare un logo: perché conviene

Tutti gli imprenditori che vogliono creare un valore aggiunto dovrebbero investire nel disegno/modello. Si ottiene così un valore aggiunto ai propri prodotti. Li si rende più appetibili agli occhi dei consumatori. Si rinforza la brand-identity. L’azienda in questo modo si rende unica sul mercato d’interesse. L’impresa va alla ricerca di una nicchia di mercato nei settori che sono troppo affollati. L’azienda va incontro così ai gusti di alcune fasce di clientela definite. E’ bene quindi affidarsi ad una preliminare consulenza. Serve infatti una strategia mirata di deposito del logo, con il relativo preventivo di spesa.

Cosa rischia chi non registra un logo

Se il marchio o il logo non sono registrati, per il diritto italiano, gode di una tutela giuridica molto più labile. La tutela del marchio su scala italiana come riportato necessita della registrazione presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi. L’ufficio in questione è gestito dal Ministero dello sviluppo economico. Solo al titolare che presenta domanda di registrazione di un marchio spetta il diritto esclusivo all’utilizzazione dello stesso su tutto il territorio nazionale. Chi utilizza quindi un marchio di fatto non gode quindi della tutela giuridica che deriva dalla registrazione. Si rischia in più di di incorrere in inconvenienti. Tra le negatività della mancata registrazione vi è la maggiore facilità del marchio ad essere contraffatto. Inoltre può essere anche registrato da un soggetto diverso. Se l’uso di fatto del marchio o del logo entra in conflitto con una successiva registrazione dello stesso, si fa riferimento ad alcune normative nazionali che si pronunciano in merito al preuso. Si tratta dell’uso di un marchio di fatto che in un secondo tempo viene registrato da altri soggetti.