Torna il diktat grillino: o Di Maio premier o salta tutto

Ci sono diversi punti rimasti in sospeso nell’accordo sul programma di governo gialloverde. La vera partita si gioca sul nome del premier. Repubblica nella sua edizione online sostiene che “Lega e Movimento 5 Stelle sarebbero in accordo sul primo paletto: un parlamentare Cinque Stelle come primo ministro”. Quindi Matteo Salvini avrebbe accettato di fare il socio di minoranza dei grillini e voltra definitivamente le spalle al centrodestra? Il quotidiano riporta che il diktat grillino vorrebbe  lo stesso Luigi Di Maio premier. In subordine Bonafede, Fraccaro, Crimi e Spadafora. Nessuna staffetta con Matteo Salvini. Alla Lega rimarrebbe il ruolo di spalla con il suo 17%. Sul web i leghisti puri e duri sono infuriati, si sentono traditi. Matteo Salvini andrebbe al ministero degli Interni. Ci sarebbero in squadra Giampiero Massolo, presidente del cda di Fincantieri, agli Esteri e del grillino Bonafede alla Giustizia se non fosse premier. Il leghista Giancarlo Giorgetti diventerebbe sottosegretaro con delega ai Servizi mentre la Lega dovrebbe indicare i nomi per l’Agricoltura e il Turismo. Mentre il ministero dell’Economia e quello delle Politiche Ue potrebbero essere affidate a tecnici. Sarà davvero così? Oppure secondo altre ricostruzioni salterà il tavolo e si andrà al voto? Solo nelle prossime ore si saprà di più.