Milano. Arrestato spacciatore in piazzale Lugano: in casa shaboo per 100 mila euro

L’Unità Contrasto stupefacenti della Polizia locale di Milano, coordinata dal Comandante Marco Ciacci, ha arrestato in piazzale Lugano un cittadino di origine asiatica per spaccio di shaboo. A bordo di un’autocivetta gli agenti della Polizia locale, in abiti civili, stavano controllando la zona di piazzale Lugano sulle tracce di un uomo di origine orientale sospettato di essere uno spacciatore. La sua descrizione era stata fornita da un tossicodipendente fermato nei giorni precedenti. Il sospettato è stato notato mentre camminava verso via Varchi. Si muoveva nervosamente e in maniera frenetica, rispondendo a diverse telefonate con lo smartphone. Il suo atteggiamento insospettiva gli agenti che hanno deciso di seguire i suoi spostamenti. L’uomo è entrato in un portone in via Varchi e ne è uscito dopo alcuni minuti per dirigersi ancora verso piazzale Lugano dove gli agenti lo hanno fermato per un controllo dei documenti. Identificato come Z. J., gli sono stati sequestrati una bustina contenente 4,38 grammi di metanfetamina, comunemente chiamata shaboo, e 910 euro presumibilmente frutto dell’attività di spaccio. Successivamente è scattaTA la perquisizione presso la sua abitazione in via Varchi. Nell’appartamento sono state trovate, nascoste in una scatola di scarpe, 14 buste di cellophane contenenti complessivamente 268,38 grammi di shaboo, oltre a un bilancino di precisione e strumenti per tagliare e confezionare la droga. Il valore sul mercato al dettaglio della sostanza stupefacente sequestrata, in tutto 272,76 grammi, si aggira tra gli 80 e i 120 mila euro considerato che una dose di shaboo, pari a 0,1 grammi, è venduta sul mercato milanese a un prezzo tra i 30 e i 50 euro. “È un fenomeno molto grave, ancora prevalentemente circoscritto alle comunità cinesi e filippine – dice la vicesindaco Anna Scavuzzo – ma che, dalle indagini svolte dalla Polizia locale, risulta in espansione. È una sostanza che provoca dipendenza e gravi danni alla salute, in particolare al sistema nervoso. Ritengo utile un incontro con i rappresentati delle comunità cinesi e filippine per confrontarci su un fenomeno che va contrastato con forza sul territorio, e allo stesso tempo chiede un’azione di prevenzione e sensibilizzazione fra i giovani non sempre consapevoli dei gravi e permanenti danni che queste sostanze provocano”.