Premier. Prende quota Giampiero Massolo presidente di Fincantieri

Il toto premier impazza. Il nome nuovo è quello di Giampiero Massolo, attualmente presiede Fincantieri e l’Istituto di politica internazionale. Laddove non venisse scelto per palazzo Chigi, la coalizione gialloverde lo vederebbe bene anche come Ministro degli Esteri. E’ gradito anche al Quirinale, coniugherebbe l’europeismo e il sovranismo. Massolo ha un curriculum di tutto rispetto. E’ arrivato a Palazzo Chigi nel 1990 nell’ufficio diplomatico con Giulio Andreotti presidente del Consiglio. Tre anni dopo era consigliere diplomatico di Lamberto Dini e subito dopo, con Silvio Berlusconi premier, fu nominato capo della segreteria particolare del capo del governo. Fino a diventare, dopo una serie di altri incarichi, prima ambasciatore di rango e poi segretario generale della Farnesina durante il secondo governo Prodi, quando agli affari esteri c’era Massimo D’Alema. Giampiero Massolo, 64 anni, nato a Varsavia, diplomatico, rischiò di diventare ministro nel governo Monti (gli fu preferito Giulio Terzi di Sant’Agata). Adesso potrebbe diventare presidente del Consiglio del governo Lega-M5S. Francesco Cossiga lo chiamava il “fascio-comunista” per la grande capacità di mantenere buoni rapporti a destra, a sinistra e al centro. Dopo la laurea in Scienze politiche nel 1976 nell’università Pro Deo (l’antenata della Luiss) atterrò a Torino alla Fiat, dove rimase due anni prima di vincere il concorso al ministero degli Esteri. Dopo avere lavorato all’Ambasciata presso la Santa Sede, dal 1982 al 1985 lavorò come primo segretario a Mosca, quindi per 3 anni fu destinato alla Rappresentanza permanente presso l’Unione Europea a Bruxelles. Fu l’ultimo incarico all’estero. Da allora la carriera di Massolo si è incardinata ai palazzi del potere a Roma. Prima a Palazzo Chigi, poi alla Farnesina in un’escalation di incarichi fino a ricoprire il ruolo di vertice nella struttura amministrativa del ministero. Nel 2012 la carriera prende un’altra direzione. L’11 maggio viene nominato direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza al posto di Gianni De Gennaro, chiamato a Palazzo Chigi come sottosegretario. Nel 2015 assume anche la presidente di Fincantieri, e poi lasciato l’incarico ai Servizi, diventa presidente dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale.