Mostra fotografica e multimediale fino al 2 settembre al Museo di Roma in Trastevere

In occasione del 50° anniversario del 1968 è stata allestita, al Museo di Roma in Trastevere, la grande mostra fotografica e multimediale Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo, fino al 2 settembre. L’ AGI – Agenzia Italia ha ricreato un archivio storico completo del ’68 attraverso le immagini simbolo dell’epoca. Non solo occupazioni e studenti, ma anche e soprattutto la dolce vita, la vittoria dei campionati europei di calcio e le altre imprese sportive, il cinema, la vita quotidiana, la musica, la tecnologia e la moda, utilizzando il patrimonio di tutte le storiche agenzie italiane e internazionali di quel periodo. L’iniziativa – nata da un’idea di Riccardo Luna, direttore AGI, e curata a quattro mani con Marco Pratellesi, condirettore dell’agenzia – intende delineare un racconto per immagini e video del Paese di quegli anni, per ricordare e ristudiare quella storia. Un viaggio nel tempo fra 171 immagini, tra le quali più di 60 inedite; 19 archivi setacciati in Italia e all’estero; 15 filmati originali che ricostruiscono più di 210 minuti della nostra storia di cui 12 minuti inediti; 40 prime pagine di quotidiani e riviste riprese dalle più importanti testate nazionali; e inoltre una ricercata selezione di memorabilia: un juke boxe, un ciclostile, una macchina da scrivere Valentine, la coppa originale vinta dalla Nazionale italiana ai Campionati Europei, la maglia della nazionale italiana indossata da Tarcisio Burgnich durante la finale con la Jugoslavia, la fiaccola delle Olimpiadi di Città del Messico. Ad accogliere i visitatori i grandi “sognatori del futuro”: da Martin Luther King a Bob Kennedy, mentre il pubblico viene guidato all’interno della cronaca internazionale del ’68, dalla guerra del Vietnam alla segregazione razziale negli USA, dalla presidenza di Nixon alla fine della Primavera di Praga, dalla Grecia dei colonnelli al maggio francese. “Questa”, ha scritto Riccardo Luna, “non è una mostra sul passato ma sul futuro. Sul futuro che sognava l’ultima generazione che non ha avuto paura di cambiare tutto per rendere il mondo migliore”. Nell’ambito dell’esposizione il pubblico stesso sarà coinvolto in prima persona attraverso un’attività social per condividere la foto preferita del ’68, inviandola ad AGI utilizzando l’hashtag #ilmio68; le foto inviate saranno proiettate a turno, a fine mostra, su un monitor, sul quale si snoderà così un racconto parallelo, un mosaico di storie di quell’anno che crescerà nel corso dei mesi. Oltre all’esposizione l’iniziativa prevede l’organizzazione di un ciclo di eventi e incontri estivi, che si svolgeranno nel Chiostro del Museo, con l’obiettivo di coinvolgere un vasto pubblico e, attraverso il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) le scuole medie e superiori, organizzando visite guidate mirate agli studenti.