Mattarella affiderà l’incarico di Governo a un tecnico

Alle 18.35, al termine delle consultazioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha parlato agli italiani. Ecco il suo intervento. “Nel corso delle settimane scorse ho svolto una verifica concreta e attenta di tutte le possibili soluzioni in un Parlamento contrassegnato da tre schieramenti ognuno senza maggioranza. Due di essi dovevano trovare un’intesa. Tentativi non riusciti per una serie di indisponibilità, confermate questa mattina. Nel corso dei colloqui di oggi ho chiesto se vi fossero altre possibilità. Non vi è alcuna possibilità di una maggioranza nata da un accordo politico. Esclusa la possibilità di un governo politico di minoranza“. “Credo che sia più rispettoso che a portare alle elezioni sia un governo non di parte. Ringrazio comunque il premier del governo dimissionario Gentiloni. Quale che siano le decisioni che assumeranno i partiti, è doveroso dare vita a un governo. Continuo ad auspicare un governo con pienezza di funzioni, che permetta la Parlamento di svolgere le sue attività e di rappresentare pienamente l’Italia nelle decisioni da prendere in Europa. Dai partiti nei giorni addietro è venuta richiesta di altro tempo per raggiungere un’intesa. Ma nel frattempo, in mancanza di accordi, consentano che nasca un governo neutrale, di servizio. Laddove si formasse nei prossimi mesi una maggioranza, quel governo si dimetterebbe per far posto a un governo politico. Qualora non si formasse questa maggioranza, il governo neutrale si concluderà a dicembre, per poi andare al voto”. “L’altra ipotesi è un voto anticipato, ma si è sempre evitato di votare in estate. Si potrebbe fissare il voto in autunno, con la preoccupazione di non avere il tempo di elaborare e approvare la manovra finanziaria. Va considerato anche il rischio ulteriore della speculazione finanziaria sui mercati internazionali. E anche che, a legge elettorale invariata, si riproduca la stessa attuale situazione. Va tenuto anche in debito conto i tempi minimi per assicurare la partecipazione alle elezioni. Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza essere neanche avviata. Scelgano i partiti, in parlamento, tra queste soluzioni alternative. Un governo neutrale ma pienamente in carica fino al fine anno o nuove elezioni subito”.