Racconti di quel giugno 1943

Un libro forte e faticoso com’è la terra da dissodare: dura, callosa, fatigante da rompere le ossa. Una storia che inizia in “quel giugno 1943” quando Angelo Arangio Febo, autore e protagonista delle pagine, è un bambino di cinque anni che inizia il suo cammino di crescita e formazione con il padre e il fratello lasciando le rosse terre del contado di Vittoria per recarsi a lavorare nelle terre limitrofe delle Sicilia e sopravvivere alla difficile situazione economica di quel tempo.

Una precarietà economica ed esistenziale quella della sua famiglia che è la cifra dolorosa e costante di tutta la narrazione che porta il padre e i figli più grandi a ramingare continuamente alla ricerca di un lavoro dignitoso e la madre a diventare triste e malata per le tante bocche da sfamare, l’impossibilità di mutare condizione di vita, il dolore di vedere i figli senza studio e l’immutabilità del destino. Nelle vicende della famiglia si incastra la storia con lo sbarco degli americani nel luglio del 1943 che innesca una velocizzazione narrativa all’interno degli eventi e una sorta di ebbrezza familiare che mette insieme tutta la famiglia e consente ai piccoli di mangiare la carne a casa dei nonni.

Poi la vita riprende con i drammi lavorativi familiari mentre il piccolo Angelo cresce, vive un rapido tempo scolastico e continua a mutare lavoro nei vortici e nei meandri della fatica associata al dolore e alla violenza. Una storia di grande sofferenza si dipana e si snoda davanti agli occhi del lettore in questo racconto che avvolge il passato in un lungo flashback ma anche di forza titanica e speranza perché il protagonista riesce a non arrendersi mai e infine, grazie a tanta resistenza, riesce a disegnare un futuro nuovo diventando un “self made man”. Da qui anche l’avventura della scrittura con questo libro che rappresenta la più grande e straordinaria rivincita di un uomo che ha saputo credere in se stesso e nella possibilità di sterzare il destino.

L’Autore

Angelo Arangio Febo, secondo di sei figli, nasce a Vittoria (RG) nel 1938. Emigra nel 1956 in terra di Liguria a S. Stefano Al Mare, dove resterà fino agli anni ‘80, trasferendosi poi ad Arma di Taggia dove nel frattempo apre con la moglie una attività commerciale nel centro della città. Da sempre appassionato di scrittura e poesia, decide di raggruppare in questo libro remoti accadimenti, anche personali, in particolare ricordi che partono dalla più tenera età: gli occhi di bambino e adolescente osservano il periodo che coincide con l’ultima guerra mondiale terminata con la liberazione del 1945.