L’evoluzione del cinema in casa: dal lettore DVD ai lettori Blu-Ray Ultra HD

Esattamente 20 anni fa usciva il primo lettore DVD in Europa, il modello SD-3000 prodotto dall’azienda Toshiba. Ben presto questa nuova tecnologia andò a porsi come successore dei tanti amati videoregistratori e dei VHS.

Infatti, nel giro di qualche anno, il grande pubblico e l’ industria cinematografica preferirono la riproduzione dei contenuti multimediali tramite il formato DVD. Nel 2003 il noleggio di DVD superò quelli dei lettori VHS di mezzo milione di unità negli Stati Uniti.

Ben presto questa innovativa tecnologia diventò di uso comune nella maggior parte delle case europee e americane. Complici di tutto ciò sono state anche le due aziende Sony e Microsoft con la progettazione del supporto per il formato DVD da parte della Playstation 2 e della Xbox .

Il cinema a casa e la corsa verso l’innovazione

L’innovazione del lettore DVD segna l’inizio del cinema in casa propria sfruttando l’enorme salto di qualità video e audio del nuovo formato rispetto a quelli precedenti. Si iniziò anche ad avere la concezione di impianti home-theatre, una catena di prodotti audio e video che avevano lo scopo finale di riproporre comodamente nel salotto le stesse esperienze del cinema.

Nuove influenze e nuove tecnologie hanno dato inizio a una continua ricerca di miglioramento e perfezionamento dell’immagine da parte dell’industria cinematografica e di tutto quello che è affiliato ad essa. In maniera molto rapida, al cinema, si è passata alla risoluzione 2k e 4k, per la gioia del pubblico. A fronte di questo avanzamento qualitativo da parte dell’industria cinematografica i riproduttori video dovevano rimanere al passo coi tempi con le nuove risoluzioni proposte.

I lettori DVD incominciavano a risultare obsoleti, la quantità di dati registrati in un DVD non erano sufficienti e questo comportava un forzato abbassamento della risoluzione. Fortunatamente l’alternativa era già ben conosciuta e nel giro di qualche anno il mercato si aggiornò con i lettori Blu-Ray, che rappresentano lo standard dei giorni nostri.

Come i lettori DVD anche i lettori Blu-Ray hanno impiegato anni per imporsi come nuovo standard qualitativo. Infatti, nel 2006 in Canada e negli Stati Uniti vennero venduti solo 1,2 milioni di dischi Blu-Ray, ma già solo 4 anni dopo (2010) si raggiunsero 350 milioni unità. I lettori Blu-Ray hanno aperto le porte a nuove risoluzioni e tecnologie per i piccoli ambienti come le proprie case, basti pensare allo sviluppo della risoluzione Full-HD e al tanto rivoluzionario cinema 3D.

La tecnologia 3d è sempre stata considerata una tecnologia, quasi, futuristica. Tuttavia a causa dei grandi costi e lo scarso interesse del pubblico, le grandi aziende come Samsung hanno temporaneamente abbandonato il 3d (2017).

Come si spegne l’interesse per una tecnologia se ne accende subito uno tutto nuovo verso un’altra. La tecnologia del 4k, anch’essa già conosciuta nel mercato, incomincia ad essere sempre più diffusa nei sistemi di riproduzione video grazie a costi di produzione sempre più bassi.

Aziende come LG e Samsung cominciano a ridefinire il concetto di standard qualitativo grazie ai nuovi modelli di televisori accompagnati da un lettore blu ray 4k. La risoluzione 4k, definita Ultra-HD per gli apparecchi televisivi, regala un esperienza grafica migliore creando un maggiore coinvolgimento da parte dell’osservatore. Tutto questo grazie a un dettaglio decisamente ,superiore al “vecchio” full-HD, che genera una maggiore percezione di profondità dell’immagine rendendo la visione meno piatta.

Il futuro del cinema e della tv

Mentre la risoluzione del 4k deve ancora confermarsi come standard del mercato, la ricerca sta già guardando oltre con l’obbiettivo di rendere sempre più coinvolgente l’esperienza dell’osservatore. Si sta infatti studiando la risoluzione del 8k, e all’inizio di gennaio la Sony ha presentato il suo prototipo di televisore 8k, Sony X1 Ultimate, ma il futuro non è solo rappresentato da una semplice risoluzione maggiore.

Infatti si sta sperimentando l’uso e la manipolazione dei pixel che opportunamente accesi e spenti in maniera dinamica possono permettere una percezione di profondità molto simile a quella del 3d. Il tutto senza l’utilizzo di occhiali appositi o apparecchiatura simile.