Sesto Campano. Il fidanzato di Giada De Filippo aveva comprato dei fiori

E’ il giorno del silenzio e del dolore. Giada De Filippo, 26 anni di Sesto Campano, si è suicidata lanciandosi dal tetto dell’Università di Napoli a Monte Sant’Angelo. I familiari, agli amici e il fidanzato erano partiti da Roccapipirozzi per il giorno della sua laurea in Scienze Naturali. Ma la ventenne non aveva completato gli esami e non era nell’elenco degli studenti che dovevano discutere la tesi. Aveva messo il vestito della festa.

Il suo fidanzato le aveva comprato un mazzo di fiori. L’aveva contattata al telefono per chiederle l’aula del complesso di Monte Sant’Angelo dove andare insieme ai familiari. Mentre in facoltà arrivano i genitori, il fratello e le sue cugine, la De Flippo è salita sul tetto e si è lasciata cadere nel vuoto.

Università di Napoli in lutto

Oggi tutte le attività sono state sospese. Il Rettore Gaetano Manfredi ha proclamato una giornata di lutto. La Confederazione degli studenti ha anche chiesto il rinvio delle elezioni universitarie in segno di rispetto. “L’Università non è una gara, non serve per dare soddisfazione alle persone che ci circondano, non è una affannosa corsa ad ostacoli verso il lavoro. Studiare significa seguire la propria intima vocazione. Il percorso di studi pone lo studente davanti a se stesso” ha scritto in un post Guido Saraceni, docente di Filosofia del Diritto e Informatica Giuridica presso l’Università di Teramo.

“Per quanto mi riguarda – scrive Saraceni – la giornata delle lauree è un giorno di lavoro non meno faticoso e stressante di altri. I candidati devono essere attentamente ascoltati, interrogati e valutati. I voti devono essere discussi, spesso anche lungamente, con una commissione di colleghi che non sempre hanno le stesse idee, la stessa sensibilità culturale o lo stesso identico orientamento in tema di voti. Eppure, la giornata delle lauree per me è anche una giornata gioiosa”.

“Guardando il volto dei genitori –  prosegue – degli amici, dei parenti accorsi per sostenere e supportare il proprio candidato, partecipo volentieri della loro felicità, ne percepisco l’orgoglio e l’emozione. Mentre il candidato parla, sono tesi come corde di violino, attenti ad ogni singola parola, con gli occhi lucidi e lo sguardo fiero. Dopo, si lasciano andare ai festeggiamenti, con tanto di cori e coriandoli”.

“Ma l’Università non è una gara. Cerchiamo di spiegarlo bene ai nostri ragazzi. Liberiamoli una volta per tutte dall’ossessione della prestazione perfetta, della competizione infinita, della vittoria ad ogni costo. Lasciamoli liberi di essere se stessi e di sbagliare. Questo è il più bel dono che possono ricevere. Il gesto d’amore che può letteralmente salvarne la vita”. Il suo profilo facebook è diventato “In memoria di Giada De Filippo”. “Speriamo che le persone che amano Giada troveranno conforto nel visitare il suo profilo per ricordare lei e la sua vita” si legge.