Vincere al gaming: è sempre una questione di strategie

I videogames, a dispetto di quanto si creda, sono attività votate alla competizione e alla vittoria: partecipare non è abbastanza, sebbene in via teorica lo scopo di questi hobby sia esattamente questo. In realtà tutti noi vogliamo vincere, dimostrando di essere più bravi dei nostri avversari: e quando questo non succede, il gaming può diventare fonte di nervosismo e di frustrazione. A tanti capita ciò, per un motivo davvero banale: non siamo quasi mai i migliori in ciò che facciamo, perché c’è (e ci sarà sempre) qualcuno più forte di noi. Di contro, è comunque possibile avere la meglio sui nostri avversari battendoli nel campo dell’astuzia, e non necessariamente in quello delle competenze. Come vincere al gaming? Oggi scopriremo i migliori consigli per ottenere questo soddisfacente risultato.  

  1. Utilizzare il web come fonte di informazioni

Non si tratta di un trucco o di un consiglio, ma di una vera e propria regola: senza la corretta informazione, nella vita così come nel gioco, nessuno va da nessuna parte. Da quando Internet ha esordito, poi, le scuse si sono ridotte a zero: tutti noi abbiamo l’opportunità di imparare mille cose diverse, leggendo le migliaia di guide che si trovano in rete. Nel mondo dei casinò online, ad esempio, si possono trovare contenuti specifici che spiegano la migliore strategia per vincere alla roulette, in modo da impadronirsi delle tecniche più efficaci. Lo stesso discorso può essere fatto per il poker, per le slot machine e in generale per tutti quei giochi che appartengono alle sale da gioco: siano esse digitali o fisiche.  

  1. La sconfitta come stimolo per fare meglio

Una sconfitta può avere effetti deleteri sulla psiche, se non si impara a padroneggiarla con garbo e a vederla come uno stimolo per fare meglio. Chissà quanti joypad saranno finiti contro il muro a causa della vittoria di qualcuno più bravo di noi: non è questa la fine che i suddetti gadget meritano, e di sicuro non è così che deve terminare la nostra esperienza con i videogiochi. La sconfitta serve sempre per crescere, per comprendere i nostri limiti, e per stuzzicarci al fine di superarli: non è un caso che gli errori, in qualsiasi tipologia di competizione, siano sempre la base dalla quale partire. Per fare un esempio, la prima lezione di karate insegna a cadere: allo stesso modo, nel gioco bisogna prima farsi male, per poterne poi fare agli avversari.  

  1. Avere sempre un occhio attento ai dettagli

La fretta di eccellere può far perdere di vista l’elemento chiave di qualsiasi vittoria: ovvero l’attenzione ai dettagli. Sono loro che fanno sempre la differenza, e che possono sancire la vittoria così come la sconfitta nel campo di gioco: non vanno sottovalutati e anzi vanno studiati con attenzione. Che si tratti del range di un’arma in un FPS, dei movimenti laterali in un picchiaduro, della collaborazione col giusto compagno durante una quest in un gioco di ruolo: è sempre bene guardare al particolare, prima che al quadro generale. Unendo questi aspetti con la pratica, sarete in grado di avere successo in qualsiasi contesto inerente al gaming online e offline.  

  1. Imitare gli avversari per batterli al loro gioco

Chi ha fatto centinaia di ore di pratica, è naturalmente portato ad avere un netto vantaggio competitivo nei confronti degli utenti meno allenati: se il gioco prosegue con costanza, poi, questo vantaggio sarà apparentemente incolmabile. Com’è possibile pareggiare la contesa con quei player che spendono intere giornate per “skillarsi”? Imparando le migliori tattiche proprio da loro, e da come le usano per vincere non solo contro di noi, ma anche contro gli altri. Non esistendo una sola strategia possibile, l’imitazione dei comportamenti di quel player può consentirvi di apprendere delle tecniche comportamentali da usare in diverse circostanze. Inoltre, imparando cosa fa e come si muove, saprete anche come sconfiggerlo sfruttando il suo principale punto debole: la ripetitività. Ecco perché è importante imparare da tanti best players, e non da uno solo.  

  1. Bilanciare il gioco con la vita vera

Il gioco non è la vita: se lo diventa, c’è un problema serio che va affrontato. Giocare ai videogames è un modo per divertirsi e per svagarsi, ma non lo è più se diventa la principale attività quotidiana. Questo ha un peso notevole anche in termini di competitività: il cervello si stanca, i riflessi si allentano, gli occhi cominciano a pulsare. Chiunque spenda intere ore al giorno in questa attività, comincerà a perdere nel gioco così come nella vita: è il caso di rendersi conto che, come in ogni sport, serve prendersi delle pause per ricaricare non solo le energie, ma anche l’umore. Nel caso specifico del gaming, secondo gli studiosi l’ideale sarebbe spenderci massimo un’ora al giorno. Anche se per un appassionato di videogames questa potrebbe apparire come una missione impossibile, serve chiarire un concetto: senza gli amici e senza gli affetti quotidiani, il gioco diventa esistenza e di riflesso un impegno troppo gravoso che andrebbe a sommarsi agli altri.