Roma. Stasera Le Iene si occuperanno della morte di Mariam Moustafa

La morte di Mariam Moustafa sarà al centro della trasmissione Le Iene in onda questa sera su Italia 1. Il popolare programma televisivo tratterà il caso della diciottenne di origini egiziane, nata e cresciuta a Roma Ostia, picchiata da una baby-gang di ragazzine inglesi a Nottingham e morta dopo tre settimane coma.

Sul piano giudiziario intanto la Procura ha aperto un fascicolo nel quale si ipotizza il reato di omicidio, che è stato affidato al sostituto procuratore Sergio Colaiocco.

Calci, pugni da una baby gang

Inglesi di origine africana hanno ridotto in fin di vita Mariam Moustafa che insieme ad un suo amico. La romana è stata seguita su un autobus. Qui sono iniziati gli insulti “per motivi razziali” secondo quanto riferiscono i familiari. Ad oggi l’unica delle ragazze fermate è stata poi rilasciata. Le telecamere di sicurezza dell’autobus dove è avvenuto il pestaggio erano rotte.

Al Queen’s medical center, dove la ragazza è stata ricoverata, non è rimasta sotto osservazione per 24 ore, ma è stata rimandata a casa dopo solo 5 ore per poi ritornare il giorno dopo, al Nottingham city hospital. Le sue condizioni sono via via peggiorate, aveva gravi lesioni ed è entrata in coma. Dopo 20 giorni è morta.

A quanto pare le bulle prendevano di mira la giovane da tempo definendola “black rose”. Era accaduto anche quattro mesi fa, era con la sorella. La giovane musulmana si era trasferita con la famiglia da Ostia a Nottingham, per studiare insieme agli altri fratelli più piccoli e rimanere tutti assieme. Era stata da poco ammessa alla facoltà di Ingegneria. Il 20 febbraio era nei pressi di un centro commerciale Victoria Center di Nottingham in Parliament street, quando la gang ha iniziato a darle fastidio. E’ stata colpita, trascinata a terra. In un video condiviso dalla baby gang si vede la ragazza assediata dalle giovani di colore che urlano e brandiscono un palo. La picchiano finché non interviene l’autista.

Caso diplomatico tra Gran Bretagna ed Egitto

I genitori, il padre Moustafa e la sorella Mallak, ribadiscono che “la polizia inglese non ha indagato su una aggressione di stampo razzista” e accusano i medici di aver dimesso Mariam senza accorgersi che aveva un’emorragia cerebrale. L’hashtag Mariam’s rights will not be lost è diventato popolarissimo. Questa sera, nel corso della puntata de Le Iene Show, il caso verrà trattato. La questione rischia di diventare anche un caso diplomatico tra Gran Bretagna ed Egitto e quindi anche con l’Italia dove la giovane viveva.