Nella prossima bolletta telefonica fino a 15 giorni gratis

Gli operatori telefonici devono risarcire i clienti. L’Agcom ha chiesto così alle compagnie telefoniche Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb di rimborsare gli utenti per le fatture a 28 giorni mediante la formula di “giorni gratis” in favore dei clienti. Il Codacons plaude all’iniziativa. “Grazie al meccanismo proposto dall’Agcom le compagnie telefoniche non hanno più scusanti, perché viene meno qualsiasi intoppo burocratico o tecnico per l’elargizione dei rimborsi ai clienti”.

Lo “sconto” viene calcolato dal 27 giugno 2017. Si tratta della data in cui l’Agcom dichiarò l’obbligatorietà della bolletta mensile. Lo sconto sarà diverso per ogni cliente, fino ad un massimo di 15 giorni.

Nella diffida si legge che “nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni, la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio”.

Il Codacons sostiene la richiesta dell’Agcom “perché da un lato consentirà di riconoscere agli utenti gli indennizzi loro spettanti per le pratiche fuorilegge messe in atto dagli operatori, dall’altro permetterà alle società della telefonia di ottemperare ai propri obblighi senza alcuna difficoltà tecnica e in modo del tutto automatico attraverso la posticipazione dell’emissione delle fatture” spiega il presidente Carlo Rienzi. “Grazie al meccanismo proposto dall’Agcom le compagnie telefoniche non hanno più scusanti”.

“E’ solo un regalo alle compagnie telefoniche”. Ad affermarlo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “In primo luogo i consumatori hanno diritto a riavere i soldi e non un bonus di giorni, ma la cosa più grave è il tetto dei 15 giorni, dato che l’aumento pagato indebitamente dai consumatori è ben superiore ed equivale a 23 giorni. Si regalano, quindi, almeno 8 giorni agli operatori, che sarebbero in tal modo premiati per le violazioni delle delibere dell’Authority, invece di essere puniti” denuncia Dona. “Inoltre c’è il rischio di convalidare l’aumento dell’8,6% che invece deve essere definitivamente eliminato, come abbiamo chiesto negli esposti presentati”.