A Roma inaugurato il nuovo Giardino dei Giusti

È stato inaugurato il nuovo Giardino dei Giusti della Capitale, in una delle zone più suggestive di Villa Doria Pamphilj. Sono stati messi a dimora i primi cinque alberi in onore delle personalità insignite del titolo di Giusto: Armin Wegner, Salvo D’Acquisto, Irena Sendler, Etty Hillesum e Mohamed Naceur (Hamadi) be Abdesslem.

Ad individuare i nominativi delle cinque personalità è stato il comitato scientifico per la realizzazione del Giardino dei Giusti, presieduto dalla sindaca Virginia Raggi e composto da Anna Foa, Riccardo Di Segni, Giovanni Maria Flick, Antonio Riccardi, Gianni Celestini e Massimiliano Atelli. Alla cerimonia hanno partecipato anche Mohamed Naceur (Hamadi) ben Abdesslem, la guida tunisina che ha messo in salvo i turisti italiani durante l’attacco dell’Isis al Museo del Bardo a Tunisi il 18 marzo del 2015, l’assessora alla sostenibilità ambientale, Pinuccia Montanari, l’assessora alla persona, scuola e comunità solidale, Laura Baldassarre e diverse scolaresche.

“Stiamo facendo di questo luogo un simbolo di memoria, di pace e di speranza per onorare chi ha lottato contro ogni forma di ingiustizie e sopraffazione a tutela dei diritti fondamentali. Lo faremo diventare anche un’aula didattica all’aperto per aiutare i giovani delle scuole romane a riflettere sui valori di libertà, democrazia e salvaguardia dei beni comuni. Pianificheremo ogni anno iniziative di sensibilizzazione e valorizzazione in occasione del 6 marzo perché non passi nel silenzio il ricordo di chi in tutti i genocidi e totalitarismi si è prodigato per difendere la libertà di altri, anche rischiando la propria vita”, ha detto la sindaca Virginia Raggi.

Nel Giardino dei Giusti di Roma, idea nata e proposta dalle associazioni onlus Gariwo e AdeiWizo, ogni anno verranno piantati cinque nuovi alberi in memoria delle personalità che verranno individuate. “La proposta di piantare alberi per ricordare personalità che si sono contraddistinte per azioni importanti, mette al centro i valori della solidarietà e della giustizia. Il disegno del giardino allude alla forma di un fiore, come quella dei fiori che saranno presenti all’interno del giardino tra melograni, cipressi e olivi. Il geoglifo ricorda anche una menorah, il candelabro ebraico a sette braccia. Non mancherà uno spazio dedicato ad una didattica all’aperto perché vogliamo che resti, anche tra le nuove generazioni, il ricordo di quelle donne e di quegli uomini che ebbero il coraggio di scegliere il bene”, ha dichiarato l’assessora alla sostenibilità ambientale Pinuccia Montanari.

“L’iniziativa odierna punta su un ampio coinvolgimento delle scuole, con l’obiettivo di educare bambini e ragazzi ai valori di libertà e democrazia e salvaguardando i beni comuni. Si tratta di un ulteriore tassello all’interno dell’ampio raggio di azioni per valorizzare l’idea di Memoria e la funzione della testimonianza. Il progetto è utile inoltre a rinsaldare il legame già forte tra le scuole e una cultura ecologica che consente di percepire realmente come risorsa gli spazi verdi della nostra città”, ha aggiunto l’assessora alla Persona, Scuola e Comunità solidale Laura Baldassarre.