Milano. In mostra la storia della Società Umanitaria

Fino al 6 maggio 2018, in occasione del 125° anniversario della sua fondazione, la mostra “Pionieri di arditezze sociali. Formazione, lavoro ed emancipazione in Italia nella storia della Società Umanitaria (1893-2018)” ripercorre la storia e le moltissime iniziative messe in campo dalla Società Umanitaria, istituzione molto particolare nel panorama italiano, connotata sin dal principio come un ente di sperimentazione e un laboratorio di “arditezze sociali”. L’esposizione – tematica a Palazzo Moriggia e cronologica a Palazzo Morando – racconta visivamente la storia dell’Umanitaria attraverso le sedi, i personaggi e le iniziative più importanti intraprese nel corso di 125 anni: una sintesi per tappe della vita di un Ente che ancora oggi continua la strada intrapresa dalle origini.

“La mostra si inserisce nel percorso del palinsesto di iniziative culturali che quest’anno il Comune di Milano dedica al Novecento Italiano, rappresentando nell’allestimento un excursus sui vari e diversificati ambiti a cui questa importante istituzione cittadina si è dedicata, tra cui la promozione e divulgazione della cultura verso i ceti sociali più disagiati”, dichiara l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno. Molti e diversi sono stati infatti, in questi 125 anni, i campi di intervento. Cooperazione, edilizia popolare, difesa dei diritti dei lavoratori, assistenza agli emigranti, educazione degli adulti, formazione professionale e divulgazione culturale: questi i principali ambiti d’azione su cui l’Umanitaria ha dato la propria impronta sempre nel segno della solidarietà, non soltanto a livello locale, ma raggiungendo una dimensione nazionale grazie alla creazione, nel corso degli anni, di una serie di sedi decentrate sparse in tutto il Paese (Verona, Biella, Tirano, Ventimiglia, Padova, Cremona, Roma, Bari, e altre), persino con qualche ufficio all’estero (a Berna, Marsiglia, Modane e Nancy): una rete oggi rappresentata dalle tre sedi in Sardegna e da quelle di Napoli, Roma e Vailate.

La mostra documenta il percorso dell’Ente milanese grazie all’ingente materiale iconografico custodito del suo Archivio Storico (fotografie, stampe, manifesti, opuscoli, opere d’arte), materiale che andrà a testimoniare le più importanti iniziative realizzate nel corso del ‘900: dagli uffici di collocamento alle case operaie, dal Teatro del Popolo alla Casa degli Emigranti, dall’Università delle Arti Decorative alla Scuola Media Unica. Il racconto espositivo (curato dall’art director Francesco Dondina) permette di conoscere anche i principali protagonisti di questa istituzione, veri e propri pionieri che contribuirono allo sviluppo della Grande Milano: da Prospero Moisè Loria a Maria Montessori, da Filippo Turati a Rosa Genoni, da Osvaldo Gnocchi Viani a Luigi Majno, da Augusto Osimo ad Alessandrina Ravizza, da Riccardo Bauer ad Albe Steiner, da Gino Negri a Giò Pomodoro.

Un plus valore della mostra consiste nell’utilizzo della tecnologia QR code, che permette ai visitatori di approfondire molti documenti esposti collegandosi al sito web dell’Umanitaria (umanitaria.it, testi bilingue), oppure consultando i documenti presenti nella Biblioteca Digitale Lombarda (bdl.servizirl.it/bdlfe/). In mostra saranno inoltre presenti gli studenti del Liceo Classico Giosuè Carducci e del Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci che, all’interno dell’Alternanza Scuola-Lavoro, saranno appositamente formati per far da cicerone ai visitatori. L’esposizione sarà affiancata da un ciclo di incontri in varie sedi cittadine (Società Mutuo Soccorso “Cesare Pozzo”, Società Incoraggiamento Arti e Mestieri-SIAM , Comune di Milano, Camera del Lavoro e Politecnico) scelte in relazione al rapporto storico con l’Umanitaria; gli incontri intendono mettere a fuoco e contestualizzare in un’ottica contemporanea alcuni dei temi chiave che hanno contraddistinto l’azione di questo Ente e che ancora oggi sono al centro delle questioni sociali della nostra città: lavoro, accoglienza, casa.