Roma. Dopo 16 anni nuovo regolamento per gli impianti sportivi

Arriva il nuovo Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale che tutela la pratica dello sport in strutture pubbliche di qualità e a prezzi calmierati. Tra le principali novità: la classificazione degli impianti e nuovi criteri per le concessioni.

L’ultimo regolamento risale al 2002 e risulta obsoleto e non allineato alle normative nazionali. La programmazione delle nuove gestioni terrà conto del ciclo di vita degli impianti, al fine di garantire da un lato la continuità e la certezza del servizio pubblico offerto e scongiurare dall’altro il rischio di degrado e di deterioramento delle strutture a danno del patrimonio pubblico.

Ampio spazio ai progetti più meritevoli dal punto di vista gestionale e didattico che promuovano la migliore fruibilità ed efficienza degli impianti, nella più ampia tutela del valore educativo, sociale e culturale dello sport. È stata introdotta un’ulteriore novità: adottare una Carta della Qualità dei Servizi Sportivi di Roma Capitale, finora mai attuata.

Le principali novità del Nuovo Regolamento sono classificazione degli impianti sportivi, con durata differenziata in base alla complessità gestionale; possibilità di prevedere una durata minima della concessione differenziata in base alla tipologia di impianto, indipendentemente dalla eventuale previsione di lavori da realizzare; soggetti ammessi alle gare riconosciuti a fini sportivi da Coni, Cip, Mipaf, Ministero dello Sport. E anche il divieto di effettuare proroghe reiterate della concessione ma previsione della durata della concessione già nel bando di gara.