L’alimentazione vegana è insufficiente: ecco perchè va integrata

E’ importante fare attenzione quando si parla di alimentazione vegana. Da sola non è sufficiente, richiede un’integrazione. I genitori devono essere coscienti che i figli non possono attenersi solo alla dieta vegana. Claudio Maffeis, referente della Società italiana di pediatria, interviene dopo il ricorso respinto dal Tar di Bolzano di una famiglia che chiedeva di avere pasti vegani al nido per la loro bambina.

“Se la quantità di energia e di proteine non è sufficiente, se i nutrienti non vengono forniti in quantità sufficiente vi possono essere vari potenziali problemi”. I problemi possono sorgere sul sistema nervoso centrale, sull’accrescimento del piccolo e la possibilità di sviluppo di anemia. “Per questo altrettanto importante se si vuole seguire questo tipo di alimentazione è concordare tutto con il pediatra” avverte Maffeis (Università di Verona).

L’alimentazione onnivora è quella proposta dalla Società italiana di Nutrizione umana come quella di riferimento” rimarca Maffeis. “Quella vegetariana può essere utilizzata purché anche questa seguita bene, quella vegana resta sempre da integrare a tutte le età e comporta di seguire bene il bambino nel tempo e monitorarlo attentamente”.

“Le diete vegetariane o vegane non sono adeguate nei bambini e nelle donne in gravidanza”. E’ il parere espresso, in occasione del congresso della Società italiana di Pediatria preventiva e sociale, dal presidente Giuseppe di Mauro. Federazione medici pediatri e Federazione italiana medicina perinatale pone l’accento sul fatto che “le diete vegetariane e vegane non possono essere raccomandate in età evolutiva”.