Anche nel 2018 agli italiani piace il caffè fatto in modo tradizionale

Al caffè non si rinuncia. E’ una bevanda apprezzata in tutto il mondo, è un elemento cardine della cultura gastronomica italiana. Dopo il proliferare delle macchine per l’espresso nella abitazioni, il 2018 conferma l’inversione di tendenza. Si torna alla moka.

Caffè moka

Lavazza in una ricerca osserva che i numeri del consumo del caffè macinato sono elevati. L’87% di italiani dichiarano di consumare caffé a casa. Oltre la metà preferisce la macchinetta da stringere e il rumorino del caffè che inizia a fuoriuscire. Il 35% del consumo italiano è su Napoli e meridione, segue il nord ovest con il 26%.

Caffè per tutte le età

Il maggior numero di affezionati del caffè macinato ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni. Il consumo è concentrato per il 50% tra il mattino e l’ora di pranzo. L’idea è quella di prendersi un momento di relax.

Caffè in capsule

Le capsule già calibrate dei caffè sono comunque sempre piuttosto diffuse. Anche per ragioni di praticità. Con il semplice gesto della pressione di un tasto si ottiene il caffè. Così però si perde l’attitudine a scegliere la miscela migliore. La qualità della miscela è importante. I caffè più intensi sono ideali per il consumo diurno, mentre quelli aromatizzati vanno bene per una pausa pomeridiana.

A prescindere dal caffè scelto è importante come viene scelta e utilizzata l’acqua con cui si riempie il serbatoio. Va usata calda solo per pulire la moka con dei caffè “a perdere”. Mai per accelerare l’ebollizione, è necessario che sia fresca e oligominerale, per evitare che il gusto del caffè venga alterato, e che non oltrepassi mai la valvola interna al serbatoio. Il secondo passaggio è quello della preparazione del filtro che va riempito sino ai bordi, mai pressato e il suo contenuto assestato con un piccolo colpetto su una superficie piana. Prima di versarlo, il caffè va mescolato nella moka. Così sarà più omogeneo ed equilibrato.