Montesarchio. La prof Franca Di Biasio accoltellata al Majorana di Santa Maria

Il padre del giovane non ha mai avuto problemi con la giustizia. Al Mattino si è detto sorpreso affermando: “Mio figlio ha fatto una stupidaggine”. A parlare è il genitore dello studente di 17 anni di Acerra che ha accoltellato la professoressa di italiano Franca Di Blasio davanti ai compagni di classe. Il minorenne è stato per questo fermato dai Carabinieri nell’istituto superiore “Majorana – Bachelet” di Santa Maria a Vico in provincia di Caserta.

L’alunno si è presentato a scuola con un coltello e si è scagliato contro la docente colpendola a volto davanti ai compagni, mentre erano in corso le lezioni. L’aggressione è nata per futili motivi a seguito della richiesta al ragazzo, da parte dell’insegnante, di essere interrogato per recuperare un’insufficienza.

La professoressa Franca Di Biasio, 54 anni di Montesarchio (provincia di Benevento), è rimasta ferita alla guancia sinistra. Condotta all’ospedale di Maddaloni, è stata giudicata guaribile in 15 giorni. L’aggressione è avvenuta in una classe dell’indirizzo di Meccanica dell’Istituto professionale Majorana-Bachelet di Santa Maria a Vico, alle porte di Caserta. Lo studente del quarto anno è stato rinchiuso nel Centro di accoglienza minorile dei Colli Aminei.

Franca Di Blasio è stata soccorsa dai suoi stessi alunni. Poi i collaboratori scolastici l’hanno accompagnata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Maddaloni dove i sanitari le hanno suturato il taglio, profondo e lungo. “«Volevo solo esortarlo a studiare con maggiore profitto” ha riferito la Di Blasio alla sua preside, Pina Sgambato, sorella della deputata dem Camilla. La nota in condotta era nata dal fatto che il ragazzo, pur senza il consenso della prof, voleva per forza andare in bagno dopo essersi rifiutato di farsi interrogare per l’ennesima volta. “Lo chiamavo praticamente tutti i giorni ma lui aveva sempre una scusa pronta” ha riferito Di Blasio.

Portato in caserma, il giovane è stato trattenuto in stato di fermo con le accuse di lesioni aggravate e porto illegale di oggetti atti a offendere. Il coltello a serramanico lo ha recuperato in un corridoio della scuola il vice preside Marco Maggiore. Aperto raggiungeva i 15 centimetri di lunghezza. Al sostituto della Procura dei minorenni di Napoli, Ugo Miraglia del Giudice, che lo ha sentito a lungo, il ragazzo ha riferito di aver trovato l’arma in mattinata all’esterno della scuola. Una versione alla quale nessuno ha creduto; il magistrato ha confermato il fermo.