Roma. Processo partecipato sul piano di recupero Selva Candida
“Collaborazione tra uffici centrali e periferici, ascolto di tutti i portatori d’interesse, presenza di una comunità attiva di cittadini: sono gli ingredienti fondamentali per la rinascita e il miglioramento del territorio”, osserva una nota di Roma Capitale. Ed è questo “lo spirito che ha guidato il processo partecipato sul piano di recupero Selva Candida, appena conclusosi in XIV Municipio con un’ampia partecipazione di residenti e associazioni e che vedrà, nella sua realizzazione e attuazione, un forte e atteso miglioramento della viabilità del quadrante”.
I due incontri si sono svolti presso l’istituto comprensivo Pablo Neruda di via SS. Audiface ed Abacuc. Vi hanno preso parte, confrontandosi con residenti e cittadini, gli uffici del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Luca Montuori, il presidente del Municipio Alfredo Campagna, la vicepresidente Monica Ruffa (con delega alla Partecipazione) e l’assessore municipale ai Lavori Pubblici e Urbanistica Michele Menna.
Tra le infrastrutture principali previste nel piano: ristrutturazione e raddoppio di via di Selva Candida e suo collegamento con via Casal del Marmo; ristrutturazione e ampliamento di via della Riserva Grande e di via Casorezzo. In quest’ultimo caso – ha osservato Donatella Iorio, presidente della Commissione Urbanistica del Campidoglio – “il collegamento Casorezzo-Esperia-Sperani consentirà di raggiungere più rapidamente il Gra, la stazione di Ipogeo degli Ottavi e la Trionfale”.
“Un risultato raggiunto grazie a una stretta collaborazione tra uffici, Amministrazione nel suo insieme e cittadini”, commenta l’assessore Montuori. “Un quadrante importante della città che da troppo tempo attende un miglioramento della viabilità e delle infrastrutture; e che finalmente potrà vederne la realizzazione attraverso il controllo e il monitoraggio delle diverse fasi di cantierizzazione. Sarà assolutamente fondamentale, come evidenziato dagli stessi residenti, un lavoro di coordinamento delle opere funzionali alla mobilità, durante le quali sarà garantito il dialogo con il territorio e i suoi cittadini”.