Ju Jitsu: ad Acireale il Campionato nazionale

Gare provinciali e campionato nazionale

Sarà la cittadina di Acireale, in provincia di Catania, quest’anno ad ospitare il prestigioso Campionato nazionale di Ju Jitsu dell’Ente di Promozione Sportiva CSEN. Nel frattempo si succedono una dopo l’altra le gare nelle diverse scuole della penisola, da cui usciranno gli atleti che si batteranno poi per il podio azzurro: a partire da novembre scorso, per tutto l’inverno e la primavera, da Savona a Modica, passando per Verona, Ostia, Pescara, Foligno e Taranto (solo per citare alcuni degli appuntamenti più rilevanti), ogni 15 o 20 giorni i tatami vengono calpestati dagli atleti, intenti a dare il meglio di sé

La due giorni ad Acireale

Il Centro Sportivo Educativo Nazionale è molto attivo su tutto il territorio della penisola e negli ultimi anni ha intensificato le manifestazioni del segmento arti marziali. E così, dopo la Coppa Italia, le cui gare si sono tenute a Savona l’ultimo weekend di novembre e dopo una serie di altri incontri di portata provinciale, il CSEN invita le società aderenti ad Acireale per il Campionato nazionale. Il 21 e 22 aprile, nel mite clima siciliano, i migliori atleti, con relativi allenatori e preparatori, oltre ad uno stuolo di arbitri e tanti appassionati da tutta Italia, si daranno appuntamento sulla costa jonica, di fronte ai faraglioni di Acireale e Acicastello (enormi massi di pietra lavica, che il mito vuole scagliati in mare da Polifemo – con una proiezione degna di un esperto di Ju Jitsu –contro le navi di Ulisse, in fuga dopo aver accecato il gigante). E quindi si potrà assistere a combattimenti, suddivisi per genere, per età e per fascia di peso, nelle diverse specialità del ju Jitsu: Duo System, Fighting System, Demo Team e Ne Waza. Quest’ultimo altro non è che un combattimento che, iniziato in piedi, prosegue anche e soprattutto a terra, grazie a rovesciamenti, leve articolari, immobilizzazioni e strangolamenti. Tra tutte le specialità di combattimento del ju Jitsu, il Ne Waza (che da regolamento dura sei minuti) è quella di più recente inserimento nelle competizioni ufficiali.

L’arte del Ju Jitsu: atemi e armi

Anche il Ju jitsu, come moltissime altre arti marziali, ha avuto origine in Giappone: riunisce in sé diverse tecniche, come colpi con le mani e con i piedi, proiezioni, leve e torsioni. Buona parte del Ju Jitsu si basa su tecniche di immobilizzazione dell’avversario: l’atleta utilizza la forza di chi gli sta di fronte e lo attacca; incanala tale forza tramite movimenti circolari, allo scopo di riversarla quindi sullo stesso soggetto che l’ha sprigionata. Per riuscire in questo, chi pratica Ju Jitsu deve essere in grado di valutare la forza dell’attacco che sta ricevendo, in modo da fare un uso minimo della propria energia, per riuscire a conquistare e quindi a vincere l’avversario. L’arte del Ju Jitsu prevede anche la difesa da attacco con armi e, una volta perfezionate le tecniche di base, l’allievo potrà dedicarsi anche allo studio di diverse armi: coltelli (tanto), ventaglio, bastone (bo o bokken), spada katana, coppia di spade corte (kodachi). Nella specialità Duo System, ad esempio, due coppie avversarie si affrontano in una serie di tecniche di difesa personale rispetto a degli attacchi portati con arti superiori e inferiori (atemi) o con armi (coltello, bastone, …).

E dopo Acireale … Foligno!

Dopo il Campionato nazionale in Sicilia, sarà la volta della Coppa Italia 2018: questa volta i tatami su cui si sfideranno gli atleti saranno posati al Palasport di Foligno. Ma, prima di quel giorno (24 e 25 Novembre), gli appassionati di Ju Jitsu avranno molte altre occasioni di mettersi alla prova, in una delle tante gare che le principali palestre organizzeranno, come il Trofeo nazionale Città di Rieti (a maggio), oltre ad altrettanti stage.