Inaugurata la stagione lirica del Teatro Massimo Bellini di Catania

Inaugurata la stagione lirica del Teatro Massimo Bellini di Catania, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. In scena “La rondine” di Giacomo Puccini, gioiello della piena maturità del genio lucchese e partitura per molti aspetti innovativa nell’ambito della sua straordinaria produzione. La partecipazione del Capo dello Stato viene a sottolineare l’importanza dell’evento e il retaggio ultracentenario del tempio catanese della musica, come evidenzia il Sindaco Enzo Bianco, nella qualità di Presidente del Teatro, e come ribadiscono il sovrintendente Roberto Grossi e il direttore artistico Francesco Nicolosi. La partitura completata nell’aprile 1916 dopo l’entrata in guerra dell’Italia fu poi rimaneggiata da Puccini in diversi momenti. Nel catalogo pucciniano La rondine è tra le meno conosciute e rappresentate. È un’opera di grande valore e bellezza in cui vi è tutto il compositore: dal canto di conversazione già sperimentato fin da Bohème in cui si aprono squarci lirici affascinanti, alla sottigliezza psicologica con cui sono tratteggiati musicalmente i vari personaggi, dall’uso di motivi ricorrenti che accompagnano i protagonisti ad una strumentazione raffinata. Non è un volo effimero, ma un’autentica Renaissance quella che sta riportando in auge “La rondine” pucciniana, suscitando consensi sempre più convinti nel panorama operistico internazionale, anche sulla scorta delle celebrazioni per il centenario della prima rappresentazione, avvenuta il 27 marzo del 1917 all’Opéra di Monte-Carlo. In questa rivalutazione s’inserisce autorevolmente il Teatro Bellini con una nuova produzione che vede un maestro del calibro di Gianluigi Gelmetti nella doppia veste di direttore e regista. Una star mondiale qual è il soprano Patrizia Ciofi e un tenore di chiara fama come Giuseppe Filianoti contribuiscono ad accrescere ulteriormente l’interesse per un titolo che mancava dal palcoscenico etneo dal 1991. La regia è di Gianluigi Gelmetti, nominato tra l’altro direttore principale ospite che inaugura sia il cartellone sinfonico sia quello lirico. Il sipario si è aperto su un’edizione che pone l’accento sulla libera determinazione della donna nel perseguire la propria realizzazione: una lettura lungamente meditata da Gianluigi Gelmetti, dallo scorso ottobre direttore principale ospite del Bellini, e già direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Radio Stoccarda, direttore musicale del Teatro dell’Opera di Roma, direttore principale e artistico della Sydney Symphony Orchestra e dell’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo. Di alto livello, è l’intera distribuzione. Nel ruolo di Magda, che il direttore e regista inscrive a pieno titolo nella galleria delle declinazioni femminili pucciniane, «personaggio enigmatico, sensibile, egoista e altruista, affascinante, sognatrice, pragmatica e realista, dolce, materna», debutta Patrizia Ciofi, raffinata belcantista, reduce dal recente successo nel ruolo ‘enciclopedico’ di Norma al Théâtre Royal di Liegi. Per il tenore Giuseppe Filianoti è stata la prima volta nella sala del Sada, nel ruolo di Ruggero, già impersonato allo Châtelet di Parigi e al Metropolitan di New York, al fianco di Angela Gheorghiu. Nei ruoli principali si segnalano ancora il soprano Angela Nisi (Lisette), il tenore Andrea Giovannini (Prunier) e il baritono Marco Maracchioni (Rambaldo). Nelle parti di fianco Ivanna Speranza (Yvette) , Katarzyna Medlarska (Bianca), Pilar Tejero (Suzy /un cantore), Jesus Piñeiro (Gobin), Giuseppe Toia (Périchaud), Salvo Di Salvo (Crébillon / Un maggiordomo).