Istituto Neurologico Besta di Milano in lacrime per la morte di Ida Milanesi

Pioltello treno deragliato

Tre vite spezzate su un treno dei pendolari, uno dei tanti sui quali migliaia di italiani si spostano tutti i giorni. Hanno perso la vita Giuseppina Pirri, 39 anni, ragioniera di Capralba; Pierangela Tadini, 51 anni di Caravaggio, residente a Vanzago di Milano, che viaggiava con la figlia Lucrezia; Ida Milanesi, 61 anni, nativa di Caravaggio, dirigente medico dello staff di radioterapia dell’istituto Neurologico Besta di Milano. Tra i 46 feriti, 6 sono gravi condizioni ma non in pericolo di vita.

Pioltello: cedimento strutturale

A causare il disastro ci sarebbe un cedimento strutturale di 20 centimetri di binario, 2 km più indietro rispetto al luogo del deragliamento. Rfi ha precisato che “il treno diagnostico passa una volta ogni 15 giorni e una volta al mese vengono effettuati controlli a piedi”. L’ultima volta che era passato sulla tratta interessata dal deragliamento era stato lo scorso 11 gennaio. Una tratta che, spiega il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, è “una linea fra le più frequentate e quindi più monitorate, a maggior ragione bisogna capire perché è accaduto”. Sulla rete lombarda Rfi, comunica l’azienda, investe ogni anno 270 milioni di euro, di cui 130 solo per i binari.

La rotaia che ha ceduto sulla linea Cremona-Milano stava per essere sostituita. In quel tratto erano in programma lavori di manutenzione. Inquirenti e investigatori hanno trovato e sequestrato il pezzo di binario (23 centimetri di lunghezza) che si è staccato dalla rotaia. È stato sbalzato a una ventina di metri di distanza. Sequestrata la scatola nera del treno, così come i vagoni, l’intera area in cui è avvenuto il deragliamento, oltre a tutti i documenti che riguardano la manutenzione e i lavori su quel tratto di binari. Nell’inchiesta sarà decisiva una super consulenza affidata dai pm a due esperti ingegneri che si sono anche già occupati di disastri ferroviari, inclusa la strage di Viareggio.

La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di disastro ferroviario colposo per cui è prevista una pena fino a 5 anni di carcere. Per svolgere tutti gli accertamenti necessari, gli inquirenti nelle prossime ore iscriveranno, come atto dovuto, i responsabili legali e della sicurezza di Rete Ferroviaria Italiana nel registro degli indagati. Non è escluso, allo stato, che siano necessarie anche altre iscrizioni tecniche come quelle di alcuni responsabili di Trenord.