Servizi di consulenza ed assistenza legale a distanza: perché oggi è possibile

La recente riforma del processo civile telematico facilita non di poco il lavoro di chi opera nell’ambito del diritto. Fino a pochi anni fa sembrava impensabile rivolgersi ad un professionista ed in particolare ad un avvocato a distanza, interpellandolo su questioni inerenti a fasi delicate della propria esistenza. Oggi gran parte della vita quotidiana si attua mediante l’utilizzo di strumenti informatici, anche nell’ambito dei processi civili e soprattutto nella vita professionale.

Cosa discende da questo, e come scegliere il professionista e l’avvocato?

Nei tempi meno recenti i criteri in base ai quali venivano scelti gli avvocati, specie “da privati” erano per lo più basati sulle conoscenze personali e familiari, o su pregressi rapporti professionali: la garanzia in ordine alla qualità del servizio erogato era, sotto le righe, garantita dalla fiducia riposta nella persona che ci aveva suggerito di rivolgerci ad una determinata persona. Il metodo era tutt’altro che scientifico ma ha sempre “funzionato”.

Vari criteri di scelta per la consulenza legale

I più recenti strumenti di comunicazione mettono a disposizone dei professionisti e degli avvocati validi strumenti per fare conoscere la loro abilità: la pubblicazione di saggi, opinioni, posizioni e studi. Non è vietata dagli ordini ma incentivata anche l’erogazione di consulenza legale online . Tutto questo appare certamente molto bello ed innovativo, ma come può fare una persona non addetta al settore scegliere il professionista? La scelta non è affatto facile, specie se ci rivolgiamo a grandi portali in cui non viene previamente identificato il soggetto che erogherà la consulenza legale o ci concatterà. In alcuni casi si corre il rischio che a fornire il parere possa essere una persona priva dei requisiti richiesti per farlo, oppure un praticante legale che, seppur magari astrattamente competente, il più delle volte è inesperto, soprattutto in riferimento alle tante e piccole questioni pratiche che un professionista navigato affronta da anni.

Sapere sempre chi eroga la consulenza legale

Per “stare tranquilli” è raccomandabile in primo luogo informarsi sempre sul soggetto che ci darà questa consulenza, in modo da poter approfondire personalmente se la persona in questione abbia realmente i requisiti richiesti, come ad esempio l’iscrizione all’albo professionale, e magari abbia pubblicato qualcosa sull’argomento o comunque trattato lo stesso in sede di attività professionale.

E’ buona norma poi chiedere il costo della consulenza erogata, anche se è raro, specie online, che le informazioni vengano date prima del pagamento della quota prevista.

Il professionista il più delle volte non è interessato all’erogazione di un parere a basso costo, ma avrà tutti gli incentivi per rendere il cliente tanto soddisfatto da potersi rivolgere altre volte a lui.