Bellona sotto choc. Davide Mango deteneva due fucili da caccia e tre pistole

Davide Mango

Difficilmente gli abitanti di Bellona scorderanno le immagini di un lunedì pomeriggio da incubo. Un uomo che spara all’impazzata, ferisce persone innocenti, uccide la moglie, si barrica in casa e alla fine si toglie la vita. Cliccando qui leggi il racconto della giornata.  L’uomo – a quanto scrive Il Mattino – deteneva due fucili da caccia e tre pistole.

Davide Mango: cecchino e killer

Ha sparato una raffica di colpi Davide Mango ferendo 5 persone. Ha ucciso la moglie, poi si è suicidato. Alla base della tragedia vi sarebbe il culmine di gelosie e di violenze tra le mura domestiche. Davide Mango, 47 anni, era una guardia giurata in servizio a Torino. L’uomo ha ucciso la moglie Anna Carusone, 49 anni, dopo una lite per gelosia, secondo il racconto dei parenti.

È viva la figlia Suami di 15 anni che era in casa quando è iniziato tutto. La ragazza si è salvata fuggendo giù per le scale dopo che il padre aveva sparato a sua madre. Ha trovato rifugio nel supermercato sotto casa prima che suo padre scatenasse l’inferno.

Mango ha lanciato una bombola di gas dal balcone del secondo piano dello stabile e ha urlato di avere ucciso la moglie. Miriam Sferragatta e Giovanna Giudicianna, ventenni, stavano entrando nel bar della stazione di servizio quando alcuni pallini le hanno centrate alla fronte e alle braccia. Le due ragazze si sono accasciate.

Il quarantenne è rientrato in casa e dal balcone che dà sull’altro lato della strada ha sparato ancora con una pistola. Ha colpito due donne che: Jolanda Festa e Imma De Crescenzo, tutte e due di 45 anni. Poi l’uomo ha sparato al luogotenente Crescenzo Iannarella. Il comandante della stazione dell’Arma di Vitulazio è stato il primo ad arrivare sul posto e ha cercato di sedare la follia di Mango.

Davide Mango: l’assedio

Almeno 50 Carabinieri si sono portati sul posto, inclusa una criminologa dell’Esercito che ha iniziato la trattativa. Sui palazzi circostanti si sono appostati diversi cecchini. La guardia giurata si è rinchiusa per 5 ore (dalla 16 alle 21) minacciando di fare esplodere il palazzo con il gas. Le villette della zona sono state evacuate, tutta l’area di via Aldo Moro messa in sicurezza. Il padre di Mango ha implorato il figlio di uscire di casa e consegnarsi.

Alle 19 i Carabinieri hanno tentato di fare irruzione nella palazzina. A negoziare gli ufficiali del Comando provinciale dei carabinieri di Caserta, tra i quali il comandante Alberto Maestri e il tenente colonnello Nicola Mirante. La guardia giurata forse aveva già deciso di suicidarsi. La sua risposta al tentativo di irruzione è stato un lancio di oggetti da una delle finestre dell’appartamento al secondo piano della villetta in cui si è asserragliato. Dopo le 20 ha lasciato che alcuni infermieri entrassero nel palazzo per soccorrere la donna, che però era già morta, pare uccisa sul colpo. Dopo un’ora Mango si è sparato.