Dati, Creatività, Ecommerce e Crisi Economica: Intervista a Sergio Pinto di Geofelix

L’ospite di questo articolo è Sergio Pinto, fondatore di Geofelix, agenzia di comunicazione a Pavia. Abbiamo conosciuto Geofelix poiché abbiamo acquistato su un ecommerce di sigarette elettroniche che hanno creato, e da allora li abbiamo tenuti un po’ d’occhio. L’input per l’intervista è arrivato qualche giorno fa con il restyling del loro sito: la “stranezza” che salta subito agli occhi è che si parla di dati e numeri prima che di grafica e design, apparentemente rovesciando il luogo comune che vede i creativi a decidere le strategie e i tecnici ad eseguirle. Con Sergio abbiamo anche parlato di crisi economica e internet.

sergio-pinto-geofelix-creazione-siti-web-paviaSergio, sei pronto? Ti passiamo le cuffie. Cosa caratterizza la tua agenzia di comunicazione?

S: La mission di Geofelix è elaborare la migliore strategia di comunicazione partendo dall’analisi dei dati. Il futuro consiste nell’essere sempre più veloci e precisi negli investimenti, per massimizzare la conversione di utenti in clienti. Lo nostro strumento di esecuzione principale è la creazione siti web per aziende di Pavia e Milano, e la creazione di contenuti multimediali (grafica, foto, video).

Sbaglio o prediligere i dati è un’innovazione rispetto al passato? E come l’hanno presa i grafici in azienda? 

S:  A livello di piccole e medie imprese la Data Driven Communication è decisamente un’innovazione. Questo metodo finora infatti era stato appannaggio solo delle grandi aziende. Data Driven vuol dire letteralmente “guidati dai dati”. Non esiste nulla di più oggettivo, concreto e misurabile dei numeri. Grazie ad essi, analizzandoli nella maniera corretta, possiamo avere una comunicazione efficace, e mostrare i risultati ai clienti.

Si ma i grafici dell’azienda?

Eheheheh insisti eh? A volte il grafico si lamenta perché è costretto a fare più varianti degli elementi creativi per testarli nelle pubblicità e vedere quali risultano più efficaci. Scherzo: è contento perché vede che quel che realizza ha sempre più successo e sa che è anche merito suo. 

Insomma vuoi dire che il tempo dei creativi alla Mad Men che fanno diventare ricca un’azienda con il colpo di genio è terminato?

S: Assolutamente no, il colpo di genio fa sempre la differenza. La rivoluzione sta nel mettere più informazioni a disposizione del processo creativo, guidando il genio verso le direzioni più efficaci. Grazie alla profilazione del pubblico, il design oggi può confezionare i progetti nel modo migliore per far piacere all’utente, così l’azienda vende e aumenta il fatturato. Del resto ti abbiamo convinto a comprare i liquidi sull’ecommerce, no?

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Beh si, in effetti alla fine ho comprato sull’ecommerce di svapo. A proposito, cosa puoi dirci riguardo gli ecommerce? Per un negoziante ha senso aprire il proprio sito e sfidare Amazon?

S: Domanda del secolo! La risposta semplice è che si, al commerciante conviene aprire un ecommerce. La risposta complicata è che ci sono dei paletti: bisogna entrare nell’ottica che la sfida non è verso Amazon o eBay. Faccio un esempio: sono molto orgoglioso dei risultati raggiunti con il progetto sullo svapo. Il traffico sul sito cresce molto, le vendite dell’e-commerce vanno bene e il cliente che ce lo ha commissionato è contento. Ma non abbiamo pensato nemmeno per un attimo di fare concorrenza sul prezzo ai venditori si eBay.

Sul web c’è sempre qualcuno che riesce ad aggirare le regole o non ha i costi di un negozio fisico e fa un prezzo più basso del tuo, per cui chi decide di creare un ecommerce deve prima di tutto investire sul valore aggiunto. L’utente che viene sul tuo sito deve decidere coscientemente di comprare sul tuo ecommerce al di là del prezzo più basso, deve farlo perché gli mostri ogni giorno qual’è il prodotto giusto per lui. Devi dare informazioni utili, fornire valore. Tutto questo è frutto di una strategia data driven che mette l’utente al centro. E funziona.

Parlando con te sembra che ci sia una speranza per le piccole aziende italiane.

S: Si decisamente si, a patto di fare le cose per bene. Altrimenti internet diventa un colorato camino in cui bruciare denaro. Se posso permettermi una piccola autopromozione, sul nostro sito ho scritto un articolo sul marketing sanitario in cui sono mostrati i risultati reali ottenuti per un’azienda che opera nel settore della Sanità a Milano. Mostriamo la crescita degli accessi al sito, il drastico aumento delle persone hanno trovato e raggiunto le cliniche grazie a Google, quanto si possa risparmiare sulla pubblicità. Questi sono i risultati che un’azienda può ottenere grazie al web: ottenerli con un metodo preciso significa che questi risultati sono replicabili per tante altre aziende.