Silvio Berlusconi: premier uno tra Franco Frattini, Antonio Tajani e Giovanni Toti

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C’è l’accordo politico tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini. I due si incontreranno con Giorgia Meloni in questa settimana. Ciascuna forza politica porterà avanti le proprie battaglie nel proporzionale. I punti di sintesi sono: abolizione della Legge Fornero, innalzamento delle pensioni minime, flat tax compresa tra il 15 e il 18%, contrasto all’immigrazione clandestina con un rigido controllo dei confini e l’espulsione di chi è in Italia senza documenti e non è un rifugiato politico, riforma della Buona Scuola, incentivi per le assunzioni dei giovani, richiesta della revisione dei trattati europei aprendo con una richiesta formale da avanzare a Bruxelles, abolizione degli studi di settore, riforma della Giustizia e sostegno alle forze dell’ordine con incremento di organici e di stipendi.

Sulle candidature si va verso un sistema che nel maggioritario (nei collegi) terrà conto dei dati delle ultime Amministrative, in particolare le elezioni regionali, sia della media degli ultimi sondaggi. chi è nella quarta gamba non sarà candidato nei collegi uninominali. Spazio a chi come Raffaele Fitto è stato all’opposizione del Pd. Le quote per il maggioritario dovrebbero essere il 40% di candidati a Lega e Forza Italia, il 14% a Fratelli d’Italia e il restante 6% per gli alleati della quarta gamba.

In caso di vittoria, il partito che prenderà più voti nel proporzionale esprimerà il presidente del Consiglio. Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d’Italia. Al momento Forza Italia non può indicare Silvio Berlusconi che è in attesa del pronunciamento della Corte Ue sulla sua incandidabilità. Al suo posto l’ex premier indicherà uno tra Franco Frattini, Antonio Tajani e Giovanni Toti.