Milano. I mercati al centro delle vita sociale dei quartieri

Milano mercato santa maria suffragio

Nel 2018 avranno una nuova vita i mercati comunali coperti di Milano sul fronte dell’innovazione e della socialità. Approvate dalla Giunta Sala le linee di indirizzo per il rilancio dei mercati comunali coperti. Va avanti, infatti, l’azione di Palazzo Marino per valorizzare il grande patrimonio sociale e commerciale delle 23 strutture distributive, nate negli anni ’50, e adeguarle alle moderne esigenze di consumo e alle nuove modalità di fruizione da parte dei cittadini.

L’assessore Cristina Tajani spiega che l’Amministrazione intende promuovere “una strategia complessiva di sviluppo del sistema mercatale comunale, adeguandolo agli stili di vita, ai tempi e alle nuove composizioni sociali della nostra città. La riqualificazione dei mercati coperti che abbiamo portato avanti a Santa Maria del Suffragio, in Darsena, a Lorenteggio e in Wagner è un punto di partenza da estendere su tutta la rete mercatale. L’obiettivo, oltre a realizzare punti vendita moderni, è anche quello di creare spazi per la somministrazione di cibi e bevande capaci di ospitare aree aggregative, culturali e formative e rendere le strutture parti integranti della vita economica e sociale del quartiere, sul modello dei food market presenti in tutte le capitali europee. Le linee guida approvate dalla Giunta ci consentiranno di rendere appetibili per futuri investitori anche le strutture fuori del centro cittadino”.

Il provvedimento nasce dalla necessità, non più procrastinabile da parte dell’Amministrazione, di adeguare le 23 realtà sia da un punto di vista prettamente strutturale (sono infatti necessari interventi sulle coperture degli edifici, dall’introduzione di impianti di climatizzazione all’acquisizione delle Certificazioni Prevenzione Incendi) sia di capacità di risposta al mutato contesto economico, che vede sempre più spesso affiancare alla singola attività di vendita anche quella di somministrazione. Le linee guida consentono di adottare interventi e misure di rilancio di tipo strutturale, capaci di garantire una tenuta del modello mercatale per molti anni, rendendolo flessibile e capace di reagire alle sollecitazioni dei nuovi bisogni dei cittadini, oltre a favorire l’ibridazione tra funzione economica e sociale. Un cambiamento di approccio che porterà in breve tempo alla ‘trasformazione evolutiva’ del concetto stesso di mercato. I mercati comunali coperti possono e devono diventare il punto di scambio non solo di merci, ma anche di idee e di relazioni, attraverso forme di ibridazione tra attività commerciali classiche – comunque sempre prevalenti – e attività con finalità sociali, culturali, aggregative e ricreative, anche di tipo occasionale o temporaneo capaci di ripotarli al centro delle vita dei singoli quartieri.

Un progetto concreto che passa attraverso una graduale riqualificazione funzionale, edilizia e impiantistica delle strutture, il rinnovo generazionale degli operatori, l’identificazione ove possibile di un gestore unico (anche di natura consortile) per ogni singola struttura, l’ampliamento temporale delle concessioni per garantire il giusto ritorno sugli investimenti effettuati (15/20 anni), l’eliminazione dei rigidi vincoli merceologici imposti agli attuali concessionari in modo da favorire la competitività e la concorrenza, migliorando di fatto l’offerta commerciale complessiva. Fondamentale per l’attuazione del processo di riqualificazione sarà l’integrazione dei mercati coperti con il tessuto sociale e urbano anche attraverso le collaborazione con i Municipi e il coinvolgimento dei cittadini al fine di promuovere una nuova cultura alimentare, della salute e dell’ambiente.