Le previsioni per l’agricoltura bergamasca nel 2018

Un’agricoltura a due velocità. A prevederla l’Osservatorio economico di Confai Academy per il 2018 in provincia di Bergamo. E’ il dato che emerge da un’analisi realizzata dall’accademia d’impresa legata alla Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani (CAI) in vista della prossima annata agraria.

“In termini generali ci aspettiamo che l’agricoltura bergamasca punti a consolidare la ripresa registrata nel 2017 – osserva Leonardo Bolis, presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, aderenti a CAI – dopo i lunghi anni di stagnazione che hanno fatto seguito alla crisi generale del settore iniziata nel 2009. L’annata agraria appena conclusa ha registrato, a conti fatti, un incremento nominale della produzione lorda vendibile agricola di quasi quattro punti percentuali, sfiorando un fatturato agricolo totale di circa 600 milioni di euro. Ciò è dovuto principalmente alla performance del settore lattiero, che ha beneficiato della spinta dell’etichettatura d’origine e di condizioni contrattuali e di mercato più favorevoli per gli allevatori”.

Secondo Confai Academy, sono da attendere segnali di crescita per la cosiddetta agricoltura multifunzionale, che comprende l’insieme delle attività di servizio che il mondo agricolo offre ai consumatori intermedi e finali, nel quadro di un comparto che coinvolge quasi il 10% delle imprese agricole bergamasche. “Potrebbe generare un impatto indubbiamente positivo il recente provvedimento contenuto nella manovra – fa notare Bolis – che consente agli imprenditori agricoli di vendere direttamente prodotti sottoposti a processi di trasformazione e pronti per il consumo. Una piccola rivoluzione che apre la strada a quello che è stato definito lo street food a kilometro zero”.

Una riflessione particolare merita, a detta di Confai Academy, l’agricoltura familiare. Se da un lato quest’ultima continua ad essere nella provincia la spina dorsale della filiera agricola e alimentare, è altrettanto vero che questo tipo di organizzazione dell’attività agricola si trova attualmente di fronte ad un bivio. “Nell’attuale economia agricola globale – spiega Enzo Cattaneo, direttore di Confai Bergamo e segretario generale di Confai Academy – nessuna impresa potrà continuare a realizzare profitti significativi senza attuare un’attenta razionalizzazione dei costi e, soprattutto, senza una disamina adeguata delle operazioni colturali che conviene esternalizzare a operatori terzi, in base ad una precisa valutazione del costo opportunità e delle economie di scala”.

Il rischio, secondo Confai Academy, è che si vada verso una sorta di agricoltura a doppia velocità. “Da un lato – aggiunge Cattaneo – l’agricoltura bergamasca può contare su una consolidata task force di imprese agricole d’eccellenza che, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, interpretano in chiave moderna e manageriale la propria missione produttiva, forti dell’appoggio di un contoterzismo agricolo efficiente e competitivo. D’altro canto esiste un’ampia fascia di aziende che non ha fatto scelte decisive verso modelli produttivi avanzati ed è ancora alle prese con gravi questioni di fondo, a partire dalla rottamazione di un parco macchine assai obsoleto, che nella nostra provincia si stima in oltre 2.500 mezzi”.

Alla luce di queste considerazioni è ragionevole ritenere che il 2018 premierà le aziende agricole condotte da giovani e permanentemente orientate verso l’innovazione. “Siamo entrati definitivamente nell’era della cosiddetta economia della conoscenza – afferma Cattaneo -, in cui la formazione e l’accesso alle reti di comunicazione rappresentano il fattore di produzione più importante per l’impresa agricola, ancor più della stessa proprietà di terreni e macchinari. Innovare costantemente il proprio modo di fare agricoltura, essere permanentemente connessi con i mercati e adottare un mix equilibrato di tecnologia e abilità gestionali: questi sono i punti di forza destinati a fare la differenza nelle prestazioni delle moderne imprese agricole”. In questo scenario – conclude l’analisi di Confai Academy – si collocheranno in posizione nettamente preminente le aziende che, a questo insieme di abilità tecniche e manageriali, sapranno aggiungere la vocazione verso un elevato grado di internazionalizzazione della propria attività.

Leonardo Bolis